I disservizi della Linea 1 di Napoli

Continuano i disservizi sulla Linea 1 della metropolitana di Napoli. I treni nuovi saranno operativi soltanto all'inizio del 2021.

Linea 1 di NapoliNel 2019 Napoli doveva diventare una città a livello mondiale per efficienza nel trasporto pubblico. Questo è quello che disse il sindaco Luigi De Magistris nell’estate 2017 durante l’inaugurazione dell’uscita San Giacomo della stazione Municipio della Linea 1 della Metropolitana. Il 2019 è finito da nove mesi e Napoli resta una città con trasporto pubblico da terzo mondo. Oggi(8 settembre) ennesimo disservizio sulla Linea 1: le corse sono state limitate da Piscinola a Dante. Il motivo? Tre treni della metropolitana si sono guastati.

In altre città non sarebbe stato un problema, ma a Napoli è un dramma visto la carenza di convogli. L’Azienda Napoletana Mobilità(ANM) dispone di solo 8 convogli vetusti, che quasi sempre hanno problemi che causano non pochi disagi ai pendolari. Il disservizio di oggi è durato oltre due ore, dalle 8:30 alle 10:47. Le quattro stazioni chiuse hanno fatto incazzare i passeggeri, ormai stufi dei continui disservizi sulla Linea 1. Una domanda sorge spontanea: cosa accadrà il 24 settembre quando ripartiranno le scuole? Difficile pensare che fili tutto liscio. Lo scorso luglio sono iniziate le prove in linea per l’esercizio dei primi due nuovi treni della Linea 1 costruiti dalla società spagnola Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles(Caf). In totale sono 20 nuovi treni che gradualmente sostituiranno quelli trentennali attualmente in funzione. Questo mese è previsto l’arrivo del terzo treno nuovo. Il primo convoglio dovrebbe entrare in esercizio nel mese di gennaio del 2021. Bisognerà convivere con i disservizi per almeno altri quattro mesi. Il rodaggio del nuovi treni della Linea 1 prevede 1.000 km percorsi a vuoto di notte. Dopo la fase dei test e l’aggiornamento della parte tecnologica che collega il treno alla centrale operativa, si perderà altro tempo a causa della scartoffie che dovranno scambiarsi Comune di Napoli, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Campania e Caf.

Commenti