Presidente Inps aumenta il suo stipendio
Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, raddoppia lo stipendio con effetto retroattivo. Questo significa che prenderà anche i soldi arretrati a partire dalla sua nomina del 19 maggio 2019. Tutto con un regolare decreto interministeriale che la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha firmato lo scorso 7 agosto insieme con il collega del Tesoro Roberto Gualtieri. L’aumento di stipendio riguarda anche il vice presidente e i consiglieri di amministrazione. Lo stesso beneficio l’hanno ottenuto anche i vertici dell’Inail. Il presidente Tridico passa da 62 mila a 150 mila euro l’anno, mentre al vicepresidente di Inail vanno 40 mila euro all’anno più altri 20 mila se ha deleghe.
Nel caso dell’Inps, la vicepresidente Luisa Gnecchi, ex deputata e vicepresidente della provincia autonoma di Bolzano, è pensionata e ricopre l’incarico a titolo gratuito. I consiglieri di amministrazione dei due enti hanno un emolumento di 23 mila euro ciascuno. Gli aumenti degli stipendi dei vertici di Inps e Inail sono uno schiaffo in faccia a chi in questo momento è in difficoltà a causa della crisi creata dall’emergenza coronavirus. Ci sono alcune persone che stanno ancora aspettando la cassa integrazione e allo stesso tempo i vertici dell’Inps si aumentano lo stipendio come se nulla fosse. La notizia sta scatenando una nuova bufera sull’Istituto di previdenza che gestisce le pensioni degli italiani. A decretare gli aumenti di stipendi è stato lo stesso cda dell’Inps che si è riunito il 22 aprile 2020 in piena emergenza coronavirus. Il presidente dell’Inps Tridico andrà a guadagnare il 47 mila euro in più rispetto al suo predecessore Tito Boeri. I revisori però vogliono vederci chiaro. Lo scorso 10 settembre hanno messo a verbale un’istanza di chiarimento, che avrebbe nel mirino non tanto l’aumento di stipendio in sé quanto più la clausola di retroattività.
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