Stadio Landieri chiuso per burocrazia

A distanza di sei mesi dalla chiusura decretata dall’emergenza coronavirus lo stadio Antonio Landieri è ancora chiuso per colpa della burocrazia.

Stadio LandieriLo stadio Landieri è una struttura ubicata a Scampia che porta il nome del 25 enne ucciso per errore durante la prima faida di camorra del 2004. A distanza di sei mesi dalla chiusura decretata dall’emergenza coronavirus lo stadio Antonio Landieri è ancora chiuso. Questa è l’ennesima vicenda che mette in evidenza il vero problema dell’Italia: la burocrazia. La struttura è gestita dall’VIII Municipalità e non apre per mancanza di personale. Durante i sei mesi di stop è saltata anche la manutenzione ordinaria e l’erbacce all’esterno del campo sono state rimosse solo grazie all’intervento dei volontari del gruppo Pollici Verdi. Per fortuna che il terreno di gioco è in erba sintetica, altrimenti sarebbe diventato una giungla.

Il 31 luglio scorso, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha destinato una cifra di 300 mila euro da utilizzare per il rifacimento di spogliatoi, dotare lo stadio Landieri di nuova illuminazione e garantire altre opere manutentive. Al momento però la struttura resta con i cancelli chiusi e non si sa ancora quando riaprirà. La burocrazia rende quasi impossibile la risoluzione del problema. Asìa ha fatto sapere di essere impossibilitata ad entrare nella struttura per il rischio di danneggiare, con i suoi grossi automezzi, il manto d’erba sintetica. Napoliservizi, a sua volta, non entra nella struttura perché i suoi operai non sarebbero autorizzati ad entrare nello stadio. Questa vicenda kafkiana danneggia i cittadini di Scampia e le società che usufruiscono della struttura. Stella Rossa, Arci Scampia, Oratorio Don Guanella e Gioventù Partenope ogni anno facevano i loro raduni estivi allo stadio Landieri in previsione della stagione sportiva successiva. Quest’anno sono state costrette ad annullare l’evento per il cancello chiuso all’esterno della struttura. Le quattro società sperano che lo stadio possa riaprire al più presto per fare gli allenamenti e disputare le gare di campionato. Una mancata riapertura dello stadio Landieri sarebbe un’altra sconfitta della politica locale, troppo impegnata in questi giorni nella campagna elettorale per le elezioni regionali.

La proposta di affidare la struttura alle società

Da almeno due anni, l’attivista Nunzio Marigliano propone di affidare la gestione della struttura alle società, ma al momento è tutto fermo per colpa della burocrazia. Il Comune di Napoli è d’accordo, ma l’VIII Municipalità non ha ancora rilasciato gli atti amministrativi necessari e questo farà ritardare il passaggio almeno un anno. Il problema è sempre la solita burocrazia: lo stadio Landieri passerebbe sotto la gestione delle società solo a giugno 2021, vale a dire quando terminerà la stagione sportiva appena iniziata. La nota congiunta Borriello/Clemente partita da Palazzo San Giacomo è arrivata all’VIII Municipalità ieri(9 settembre). Ora non ci sono più scuse, non si può nemmeno tirare in ballo il solito scaricabarile. Il presidente Paipais Apostolos si metta al lavoro per risolvere la questione nel più breve tempo possibile. Nell’attesa che si completi l’iter burocratico, bisogna necessariamente aprire lo stadio al più presto. La burocrazia è il vero cancro dell’Italia.

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