De Luca: Il peggio deve ancora venire
Non si ferma la diffusione del coronavirus in Campania. Oggi(30 ottobre) altri 3.186 positivi su 18.656 tamponi. E’ il valore più alto da quando è iniziata la pandemia. Lo ha annunciato Vincenzo De Luca durante la consueta diretta Facebook del venerdì. La settimana scorsa il governatore della Campania aveva chiesto il lockdown, ma è tornato sui suoi passi il giorno dopo. Il motivo? Roma non avrebbe cacciato un euro per l’assistenzialismo.
Oggi De Luca ha insultato le mamme, i giornalisti e ha preso per i fondelli perfino i bambini che soffrono a non andare a scuola. Non contento, l’ex sindaco è tornato anche a diffondere terrore. Il governatore ha dichiarato: “Non siamo al livello più alto di contagio. Il peggio deve ancora venire. Sarà più grave di marzo perché andiamo incontro all’inverno, abbiamo le scuole aperte e l’epidemia influenzale è alle alle porte”. De Luca ha sparato a zero per l’ennesima volta sul governo Conte: “Ci sono fortissimi ritardi delle decisioni del governo fatte con la logica del mezzo mezzo che scontenta tutti e non risolve problemi. Il governo sta perdendo tempo prezioso”. De Luca è il più grande illusionista del XXI secolo. Scarica su altri responsabilità sue e sta sempre a vantarsi senza contraddittorio. Il governatore della Campania pretende un lockdown nazionale ed è assolutamente contrario ad una chiusura solo della città di Napoli. Dal 2 novembre chiudono le scuole d’infanzia in Campania. Il governatore De Luca ha menzionato un vaccino contro il Covid che interverrebbe sulla sequenza genetica. Un po’ come il vaccino contro i tumori annunciato qualche mese fa. Ormai De Luca sta diventando anche un luminare della medicina.
Indice Rt pari a 1,7
L’indice Rt di trasmissibilità del contagio calcolato sui sintomatici è pari a 1,7, nel periodo 8-21 ottobre. In gran parte delle regioni italiane è superiore a 1,25. Lo rileva il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. L’epidemia in Italia è in rapido peggioramento, in evoluzione verso uno scenario di tipo 4. E’ già così in alcune regioni, con rischio di tenuta dei servizi sanitari. Con il gran numero di nuovi casi è difficile garantire il tracciamento. Occorre ridurre le interazioni fra persone. Il peggio deve ancora venire.
Commenti
Posta un commento