Follia profonda

Di Wulf Dorn e pubblicato da TEA, "Follia profonda" è un thriller psicologico con protagonista il psichiatra Jan Forstner.

Follia profondaFollia profonda” è un libro di Wulf Dorn e pubblicato da TEA. Lo scrittore è nato a Ichenhausen nel 1968. Wulf Dorn ha studiato lingue e per anni ha lavorato come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici. Il libroFollia profonda” è stato pubblicato nel 2012 ed è la terza opera di Wulf Dorn.

Un mazzo di bellissime rose rosse senza biglietto. Un inquietante disegno sotto il tergicristallo dell’auto. Lo psichiatra Jan Forstner è l’oggetto delle attenzioni insistenti di una sconosciuta. All’inizio pensa si tratti semplicemente dei sentimenti innocui di una paziente. Ma quando un amico giornalista, che stava per fargli delle rivelazioni sconvolgenti che lo riguardavano da vicino, viene trovato barbaramente ucciso, lo psichiatra Forstner comincia a temere di essere il bersaglio finale di una pazza omicida. Una stalker che non si ferma davanti a nulla pur di ottenere ciò che vuole. E ciò che vuole è lui, Jan Forstner, per sempre.

Follia profonda” è il terzo libro che leggo di Wulf Dorn e si può definire il secondo capitolo de “Il superstite”. Già il titolo dà un’idea della trama del romanzo. Per leggere la terza opera dello scrittore tedesco bisogna mettere da parte la razionalità e addentrarsi nello sconosciuto e imprevedibile mondo della psichiatrica. “Follia profonda”, infatti, è un viaggio negli abissi della follia. I personaggi sono ben delineati: Jan Forstner, un prete e una misteriosa donna bionda. La storia cattura l’attenzione dopo una ventina di pagine e procede con il giusto ritmo e pathos fino all’inizio della parte finale. Il lettore è quasi ipnotizzato a leggere per scoprire chi possa essere lo stalker che perseguita il povero psichiatra. Quando però il mistero inizia ad essere svelato, la trama diventa lenta e scontata. Il finale è un po’ frettoloso e molto irrealistico. “Follia profonda” ha molte cose in comune con la “La psichiatra”, la prima opera di Wulf Dorn.

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