Draghi propone distruzione creativa

Mario Draghi propone la distruzione creativa. I sussidi non saranno più a pioggia. Il governo proteggerà i lavoratori, non i posti di lavoro.

Mario DraghiIl Senato è chiamato a votare la fiducia del nuovo governo Draghi, il terzo di questa Legislatura. Il discorso del presidente del Consiglio Mario Draghi nell’aula del Senato è durato oltre 50 minuti. “Il governo dovrà proteggere i lavoratori, ma sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente e pesa sulla politica economica il compito di decidere”. Questo è quello che ha detto il nuovo premier. Draghi propone la distruzione creativa. Cosa significa? Il nuovo governo proteggerà i lavoratori e non i posti di lavoro.

La distruzione creativa, anche nota come burrasca di Schumpeter, è un concetto delle scienze economiche associato dagli anni ‘50 all’economista austriaco Joseph Schumpeter. La distruzione creativa descrive il processo di mutazione industriale che rivoluziona incessantemente la struttura economica dall’interno, distruggendo senza sosta quella vecchia e creando sempre una nuova. Il premier Draghi ha fatto capire che è finito il tempo dei sussidi a fondo perduto. Non si possono dare soldi a tutti ma bisogna individuare quelle attività che riusciranno a sopravvivere e quelle invece destinate a scomparire. I lavoratori verranno riqualificati per trovare un altro impiego invece che stare attaccati a produzioni ormai fuori mercato. La distruzione creativa di Draghi farà chiudere tutte quelle imprese che andavano avanti solo grazie all’assistenzialismo pubblico. La prima che mi viene in mente è Alitalia, che da anni viene salvata con i soldi dei contribuenti. Il premier Draghi ha aggiunto: “La scelta di quali attività proteggere e quali accompagnare nel cambiamento è il difficile compito che la politica economica dovrà affrontare nei prossimi mesi”. Sperando che questa “selezione” non favorisca le imprese degli “amici degli amici”. Il Reddito di cittadinanza non sarà cancellato, ma verrà profondamento riformato per facilitare i percettori nella ricerca di un nuovo lavoro.

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