Anime di vetro

Di Maurizio De Giovanni e pubblicato da Einaudi, "Anime di vetro" è un romanzo poliziesco ambientato nella Napoli degli anni '30.

Anime di vetroAnime di vetro” è un libro di Maurizio De Giovanni e pubblicato da Einaudi. L’autore è nato a Napoli nel 1958. Nel 2005 partecipa ad un concorso indetto da Porsche Italia riservato a giallisti emergenti presso il Gran Caffè Gambrinus. Inventa quindi un racconto ambientato nella Napoli degli anni ‘30 intitolato “I vivi e i morti”. Il racconto è la base di un romanzo edito da Graus Editore nel 2006, “Le lacrime del pagliaccio”, poi riedito l’anno dopo con il titolo “Il senso del dolore”: ha così inizio la serie di inchieste del commissario Luigi Alfredo Ricciardi. I libri di Maurizio De Giovanni sono tradotti in tutto il mondo. “Anime di vetro” arriva in libreria nel 2015 ed è l’ottava opera con protagonista il commissario Ricciardi.

La saga è diventata una serie televisiva trasmessa sulla Rai nel 2021. Molto probabilmente questo libro sarà la prima puntata della seconda stagione. La Napoli nell’epoca del fascismo. Questa volta la storia è ambientata nel mese di settembre del 1931. I pensieri del poliziotto che vede i morti sono affollati da tormenti dovuti alla perdita della tata Rosa nonché dal cuore, in balia come una falena attirata dalla luce di una candela. Il commissario Ricciardi è imprigionato nel guscio della solitudine più completa, che non permette a nessuno di intaccare, è sulla soglia della disperazione. Poiché nessun caso importante lo sta impegnando, la sua mente vaga inquieta ed è più scontroso che mai. Quando la bellissima, altera Bianca Borgati, contessa di Roccaspina, gli chiede di indagare su un omicidio già ufficialmente risolto tre mesi prima, il commissario Ricciardi deve decidere se seguire o no il proprio istinto e accettare di condurre, per la prima volta, una indagine non autorizzata.

Alla fine riesce a risolvere il mistero di questo caso grazie anche all’aiuto del simpatico brigadiere Maione. Lo scrittore Maurizio de Giovanni ci regala la meraviglia di un romanzo in cui le anime di ciascuno si rivelano fatte di vetro: facili a rompersi in mille pezzi, lasciano trasparire la fiamma che affascina e talvolta danna, e occorre allora il sacrificio della rinuncia, che può apparire incomprensibile ed esporre alla vendetta. Sono da segnalare i sempre piacevolissimi siparietti costituiti dai battibecchi tra il brigadiere Maione e Bambinella. Nel libro “Anime di vetro” viene narrata anche l’avanzare inarrestabile del fascismo con tutte le sue leggi e con tutto il suo apparato di polizia segreta e dittatoriale. Il povero commissario Ricciardi finisce nel mirino dei fascisti a causa della bella Livia. Ho trovato sfinente la trascinata storia tra Ricciardi e l’eterna desiderata, ma mai toccata, Enrica. Basta. Non se ne può più.

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