Vaccini Covid-19 in Italia

Il piano nazionale di vaccinazione per il Covid-19 è partito in Italia il 27 dicembre 2020. Ci sono tre vaccini, più un quarto disponbile ad aprile.

Vaccinazione in ItaliaIl piano nazionale di vaccinazione per il Covid-19 è partito in Italia il 27 dicembre 2020. Attualmente ci sono 3 vaccini anti-Covid-19 in corso di somministrazione nel nostro Paese di queste case farmaceutiche: Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca. C’è poi il vaccino di Johnson&Johnson, le cui prime dosi arriveranno in Italia solo a metà aprile. I tre vaccini attualmente utilizzati hanno bisogno di una doppia dose per essere efficaci, mentre quello che arriverà il mese prossimo prevede una singola somministrazione.

L’efficacia del vaccino Pfizer-BioNTech si attesta al 95%. La protezione contro il Covid-19 inizia già due settimane dopo la prima dose(91%) ed è al picco una settimana dopo la seconda dose(98%). L’efficacia del vaccino Moderna è al 94%. La protezione contro Covid-19 inizia già due settimane dopo la prima dose(90%) ed è al picco da una settimana in poi, dopo la seconda dose(97%). Il vaccino AstraZeneca ha un’efficacia del 70%. Dopo la prima dose si ha una protezione al 62% contro il Covid-19. Percentuale che sale al 78% con la seconda dose programmata dopo 12 settimane. L’efficacia del vaccino Johnson&Johnson è stimata all’85% dopo 28 giorni dalla somministrazione della dose. Il virus SARS-CoV-2 infetta le persone utilizzando una proteina di superficie, denominata Spike, che agisce come una chiave permettendo l’accesso dei virus nelle cellule, in cui poi si possono riprodurre. Tutti i vaccini attualmente in studio sono stati messi a punto per indurre una risposta che blocca la proteina Spike e quindi impedisce l’infezione delle cellule. Le case farmaceutiche hanno utilizzato due tecnologie per bloccare la proteina Spike. I vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna sono a mRNA, mentre quelli di AstraZeneca e Johnson&Johnson sono a vettore virale.

Vaccini Covid-19 a mRNA

I vaccini Covid-19 a mRNA utilizzano molecole di acido ribonucleico messaggero(mRNA) che contengono le istruzioni perché le cellule della persona che si è vaccinata sintetizzino le proteine Spike del virus SARS-CoV-2. Le proteine prodotte stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici. In chi si è vaccinato e viene esposto al contagio virale, gli anticorpi così prodotti bloccano le proteine Spike e ne impediscono l’ingresso nelle cellule. La vaccinazione, inoltre, attiva anche le cellule T che preparano il sistema immunitario a rispondere a ulteriori esposizioni a SARS-CoV-2. L’mRNA del vaccino non resta nell’organismo, ma si degrada poco dopo la vaccinazione.

Vaccini Covid-19 a vettore virale

I vaccini Covid-19 a vettore virale utilizzano un adenovirus incompetente per la replicazione per portare all’interno della cellula la sequenza del codice genetico che codifica per la proteina Spike. Il sistema immunitario si attiva contro la proteina e produce degli anticorpi che, qualora il soggetto entrasse a contatto con il virus, lo proteggeranno dall’infezione. Il vaccino di AstraZeneca è composto da un adenovirus di scimpanzé(ChAdOx1 - Chimpanzee Adenovirus Oxford 1). Il vaccino Johnson&Johnson è composto da un vettore ricombinante basato su un adenovirus umano di tipo 26.

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