Report fa crollare favoloso mondo di De Luca

L'inchiesta di Report "Terra felix" fa crollare il favoloso mondo di Vincenzo De Luca. Altro che eccellenza, la Regione Campania è il terzo mondo.

Rifiuti 19.12.12La Campania è un’eccellenza”. Questo è il ritornello che dice ogni volta il governatore Vincenzo De Luca nelle sue dirette Facebook del venerdì. E’ bastato il programma Report per far crollare il favoloso mondo di De Luca. Altro che eccellenza, dalla puntata “Terra felix” emerge che la Regione Campania è il terzo mondo d’Europa. Illegalità diffusa con politica compiacente.

Dal porto di Salerno sono partiti 282 container di rifiuti 19.12.12, scarti da raccolta differenziata che dovevano finire in discarica e che invece sono arrivate a Sousse, in Tunisia. Alla fine si è rivelato un trasferimento illegale, visto che la società tunisina non aveva i mezzi per smaltire quei rifiuti. Sono state arrestate 7 persone tra cui il ministro dell’Ambiente della Tunisia, funzionari della dogana e dell’agenzia nazionale dei rifiuti, sono indagate altre 11 persone tra le quali il console della Tunisia a Napoli. Un affare che ha destato uno scandalo nazionale nel paese nordafricano. La Tunisia ha chiesto il ritorno in Italia dei rifiuti. E’ qui inizia il solito scarica barile italiano. L’azienda di Salerno sostiene che il costo dell’operazione di trasferimento e della sanzione dovrebbe essere a carico della Regione Campania. Sono oltre 6 milioni di euro che molto probabilmente verranno sborsati dallo Stato. Una società privata voleva fare l’affare del secolo e alla fine a rimetterci sono i contribuenti italiani. Tutto questo perché la Regione Campania non ha fatto i dovuti controlli sull’operazione.

Lo scandalo rifiuti campano non finisce qui. L’inviato di Report, Bernardo Iovene, ha scoperto che tonnellate di scarto da raccolta differenziata viene smaltito illegalmente nelle campagne del foggiano. In mezzo a questo affare c’è un’altra azienda di Salerno. Invece è di Giugliano l’azienda che regala compost agli agricoltori di Acerra e Afragola. Non lo fa per beneficenza, ma per smaltire compost non a norma a costi irrisori. Il risultato è che vengono coltivati ortaggi in terreni con plastica, vetro e altre schifezze varie. La magistratura ha messo sotto sequestro alcuni campi, ma altri continuano a produrre senza che nessuno intervenga. Le telecamere di Report sono tornate nei luoghi dove puntualmente bruciano rifiuti ingombranti o speciali. La situazione non è cambiata rispetto al servizio di dicembre 2019: nella Terra dei Fuochi si continua a bruciare di tutto tra l’indifferenza delle istituzioni. I nostri amministratori badano solo a “papparsi” i soldi pubblici e a piazzare gli amici degli amici. Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità(ISS) ci sarebbe una correlazione tra salute e inquinamento nella Terra dei Fuochi.

Allegato: L’inchiesta integrale “Terra felix” di Bernando Iovine

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