Salva Napoli con aumento tasse

Il Comune di Napoli ha un debito di circa 3,4 miliardi di euro. Il Salva Napoli prevede un aumento delle tasse per i cittadini residenti.

Palazzo San GiacomoIl Comune di Napoli ha un debito di circa 3,4 miliardi di euro, cresciuto a dismisura soprattutto negli ultimi 10 anni. Nel 2011 il disavanzo era di “appena” 800 milioni di euro. C’è da dire che nello stesso arco di tempo sono arrivati tagli per 1,5 miliardi di euro. Alcuni debiti del Comune di Napoli risalgono al terremoto del 1980 e all’emergenza rifiuti di 15 anni fa.

I leader del centrosinistra Enrico Letta(PD), Giuseppe Conte(M5S) e Roberto Speranza(Articolo Uno) hanno siglato un patto per salvare Napoli dal default finanziario. Si è preso come esempio il modello utilizzato per il Comune di Roma nel 2008. Il Salva Napoli prevede un aumento delle tasse per i cittadini residenti nel capoluogo campano. Il patto siglato dalla coalizione per il candidato sindaco Gaetano Manfredi prevede finanziamenti dallo Stato con trasferimenti annuali di 150 milioni di euro, ma anche l’istituzione di addizionali commissariali che andrebbero a gravare sulle imposte come l’IRPEF e su altri tributi locali. Tra gli aumenti ci sono i diritti di imbarco all’aeroporto di Capodichino e al Porto di Napoli. Il Salva Napoli è stata la condizione posta da Manfredi per accettare la candidatura a sindaco. Il progetto di prelevare altri soldi ai contribuenti è folle. Napoli ha già le tasse locali più alte d’Italia per non avere nessun servizio in cambio. La manutenzione del verde pubblico viene fatta solo dopo diverse segnalazioni dei cittadini. Ormai siamo arrivati al punto che i contribuenti sono costretti a lamentarsi per avere ciò che gli spetta di diritto. Le strade in periferia non vengono riasfaltate da anni e la raccolta differenziata dei rifiuti avviene in modo disorganizzato. Che senso ha un nuovo aumento delle tasse? A questo punto meglio il default.

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