Elezioni 2021: A Napoli trionfa l’astensionismo

Chiusi i seggi per le elezioni amministrative 2021. A Napoli trionfa l'astensionismo. Calo dei votanti in tutta Italia.

Alessandra Clemente alle urneChiusi i seggi per le elezioni amministrative 2021. Il dato complessivo dei votanti rilevato alle ore 15 per le elezioni comunali a Napoli è del 47,19%. Nel 2016 era stato del 54,12% e di votava in un solo giorno. Un crollo dei votanti del 6,93%. Più di un napoletano su due non è andato a votare. A Napoli trionfa l’astensionismo. Il calo dell’affluenza è generale.

Nei 1.153 Comuni l’affluenza al voto alle ore 15 è del 54,69%. Nelle precedenti consultazioni, nel 2016 il dato era stato del 61,52%, ma in quell’occasione si era andati al voto in un solo giorno. Il calo dei votanti è del 6,83%. E’ un record negativo. Dal 2010 ad oggi la minore affluenza si era registrata nel 2017, con il 60,07%. Lo scorso anno era stata del 65,6%, nel 2019 del 67,6%. Il dato diffuso dal Ministero dell’Interno non tiene conto delle comunali in corso in Friuli Venezia Giulia. Tra i 1.153 Comuni ci sono 6 capoluoghi di Regione: Roma, Milano, Torino, Trieste, Napoli e Bologna. La seconda proiezione per il Comune di Napoli danno Gaetano Manfredi al 60,2%. Un risultato che, se confermato dagli scrutini, eviterebbe il ballottaggio del 17 e 18 ottobre. Sarebbe una vittoria schiacciante del candidato del centrosinistra, da molti ribattezzato il prestanome di Vincenzo De Luca. Il Comune di Napoli è quello più disastrato d’Italia con circa 3 miliardi di euro il debito accumulato in 10 anni di giunte “arancioni” di Luigi De Magistris, da un’eredità di 800 milioni di passivo. Manfredi è stato supportato da un’ammucchiata di 13 liste.

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