Comune di Napoli prevede due impianti di rifiuti a Scampia

Il Comune di Napoli prevede un sito di compostaggio a Scampia-Piscinola. In progetto anche un secondo impianto di rifiuti in Viale della Resistenza.

Impianto di digestione anaerobica di CaivanoIl Comune di Napoli prevede due impianti di rifiuti a Scampia-Piscinola. La zona nord della città dovrà ospitare il secondo sito di compostaggio di digestione anaerobica per la produzione di biogas da 35mila tonnellate all’anno. Il primo è in progetto a San Giovanni a Teduccio. Scampia-Piscinola è in “ballottaggio” con Bagnoli-Fuorigrotta, ma molto probabilmente l’amministrazione comunale sceglierà la zona nord di Napoli.

Per realizzare il sito di compostaggio di digestione anaerobica per la produzione di biogas servirà un’area di 25 mila quadrati. Il costo dell’impianto è stimato tra i 30 e i 40 milioni di euro. Il Comune di Napoli punta di realizzarlo con i soldi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza(PNNR). Il progetto è stato già presentato al governo Draghi. In altre zone di Napoli si pensa di utilizzare i fondi del Recovery Fund per rifare strade e migliorare i servizi, mentre si pensa a Scampia solo per fare impianti di rifiuti. Già nel 2015 la zona nord di Napoli era stata individuata per ospitare una centrale elettrica a biogas spacciata per impianto di compostaggio, ma la rivolta dei residenti bloccò tutto. Perché oggi le cose dovrebbero andare diversamente? A Scampia non è previsto solo il sito di compostaggio di digestione anaerobica per la produzione di biogas, ma pure un impianto per la selezione di multi-materiale da raccolta differenziata.

Il secondo sito di rifiuti verrà realizzato in Viale della Resistenza su suoli di Asia e del Comune di Napoli. Il progetto è diviso in due lotti: il primo finanziato dalla Città Metropolitana, il secondo dal PNNR. Per costruirlo servirà una variante al piano regolatore. Il progetto preliminare è già pronto. L’amministrazione comunale ha deciso che i soldi del PNNR servono a trasformare Scampia nella discarica della città. L’umido prodotto dai ristoranti sul lungomare e dalla Napoli bene finirebbero nella zona nord della città. Questo è razzismo. Sarebbe più utile creare un mini impianto di compostaggio in ognuna delle 10 Municipalità. In questo modo ci sarebbe un minor impatto ambientale e ogni zona di Napoli “lavorerebbe” l’umido prodotto ogni giorno. Scampia non è la discarica della città.

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