Ecomostro di Pianura

A Pianura doveva sorgere un poliambulatorio dell’Asl. Lavori iniziati e mai completati. La struttura in via Grottole si è trasformato in un ecomostro.

L’Italia è il Paese delle opere incomplete e dello sperpero di soldi pubblici. Nel quartiere di Pianura a Napoli doveva sorgere un poliambulatorio dell’Asl. Avrebbe dovuto ospitare quaranta posti letto ed una sala operatoria. Del grande progetto avviato nel 2001 restano solo i disegni sulle carte. I lavori iniziarono nel 2003 e si fermano due anni dopo a causa di un contenzioso tra il Comune di Napoli e la ditta appaltatrice. La struttura in via Grottole si è trasformato in un ecomostro.

Il cantiere è abbandonato e il degrado dilaga. E’ rimasta in piedi una grande gru arrugginita che quando tira vento inizia ad oscillare. Nella struttura a due piani non completata solo erbacce, materiali di risulta e rifiuti di ogni genere, tra cui amianto. Tutto questo a poca distanza dalle abitazioni e da una scuola materna-elementare. L’ecomostro di Pianura è diventato una discarica per gli ecocriminali. I residenti della zona denunciano roghi frequenti. Nel 2017 il Comune di Napoli con una delibera di giunta stanzia 482 mila euro per la bonifica dell’area, ma nonostante questo continua ad essere una discarica a cielo aperto. La stessa Asl ha palesato di non avere più alcun interesse ad aprire lì un suo presidio. L’ecomostro di Pianura è costato 3 milioni di euro, su un totale di 9 milioni di euro previsti per l’intero intervento. Fondi stanziati attraverso il progetto per Pianura(100 miliardi delle vecchie lire) con la sinergia tra Comune di Napoli e Unione Europea. Il progetto includeva cinque opere, tra cui il parcheggio di interscambio aperto nel 2012 e gestito da Anm. Soldi pubblici buttati per realizzare l’ennesimo ecomostro. Roberto Bianchimani, consigliere della Municipalità IX, propone utilizzare i fondi del PNNR per trasformare l’ecomostro di Pianura in una casa della comunità. Di seguito il servizio realizzato da Fanpage.it.