Torri Aragonesi tra rifiuti e promessa non mantenuta

Ci sono ancora rifiuti nei canali delle Torri Aragonesi. Tre assessori del Comune di Napoli promisero di pulire entro la fine dell'anno.

I rifiuti nel canale di una Torre AragoneseLe Torri Aragonesi continuano ad essere la casa dei topi. Sembra incredibile, ma è così. Il degrado e l’abbandono regna sovrano in via nuova Marina. La Torre Spinella e la Torre Brava, le due Torri Aragonesi, sono le uniche superstiti dell’antico e possente forte del Carmine. Oggi sono diventate il simbolo dell’incapacità amministrativa. I canali delle Torri Aragonesi sono sommersi da rifiuti di ogni genere nonostante la promessa fatta da tre assessori del Comune di Napoli.

Il 23 dicembre 2021 sull’edizione Napoli del giornale “La Repubblica” usciva un articolo con il titolo: “Puliremo le Torri Aragonesi entro la fine dell’anno”. A fare l’ennesima promessa a vanvera sono stati Edoardo Cosenza(assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione civile), Laura Lieto(assessore all’Urbanistica) e Luca Trapanese(assessore alle Politiche sociali). I tre fecero una “scampagnata” in via nuova Marina poco prima di Natale. Come potete vedere dalla foto scattata ieri(20 febbraio) da Alfredo Di Domenico(noto come Bukaman), le Torri Aragonesi sono ancora circondate dai rifiuti. L’amministrazione Manfredi sta proseguendo sulla falsa riga dell’amministrazione De Magistris. Solo chiacchiere e promesse non mantenute.

Pulire i canali delle Torri Aragonesi sembra un’operazione facile, ma in Italia c’è la burocrazia. ASIA sostiene che non spetta a loro pulire fossati e aiuole, ma compete a Napoli Servizi. Quest’ultima dovrebbe prendere i rifiuti nei canali e conferirli in strada. A quel punto ASIA potrebbe rimuoverli e portare la spazzatura in uno impianto. Una situazione paradossale che non fa bene all’immagine della città. Alcuni roditori si danno battaglia ad ogni ora del giorno per una pagnotta di pane. Uno spettacolo indegno che fa scappare i passanti. A Napoli la storia viene buttata nel cesso. E questa sarebbe una città che tutela il turismo? Il patrimonio dell’Unesco dovrebbe essere valorizzato a Napoli, invece è ridotto in discarica. Uno schiaffo in faccia all’arte e alla cultura. E intanto gli assessori del Comune di Napoli continuano a fare promesse a vuoto.

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