Percettori Reddito di cittadinanza aspettano PUC

I percettori del Reddito di cittadinanza aspettano i PUC. Vogliono lavorare facendo qualcosa di utile. Le Istituzioni si dessero una mossa con i PUC.

Il Reddito di cittadinanza è una misura varata dal governo Conte I che serve a restituire dignità a tantissime persone perbene. In tanti vogliono rendersi utili facendo qualcosa per la collettività. I Progetti Utili alla collettività(PUC) vengono attivati con il contagocce a causa dell’inefficienza degli assessori nei vari Comuni d’Italia. I percettori del Reddito di cittadinanza aspettano i PUC.

I percettori del Reddito di cittadinanza sono una grande risorsa per fare lavori di manutenzione del verde pubblico delle città. Il Comune di Napoli ha fatto dei corsi di formazione per preparare i percettori del Reddito di cittadinanza a dare una mano nei parchi pubblici. Nessuno di loro è stato chiamato per lavorare. E questo è un grande spreco di risorse. I percettori del Reddito di cittadinanza stanno sul divano a causa dell’inefficienza dei politicanti. Alcuni di loro non accettano questa situazione di stallo e si sono attivati per fare qualcosa di utile per la collettività. A San Giovanni a Teduccio c’è il parco Massimo Troisi lasciato nel degrado dall’amministrazione comunale.

I percettori del Reddito di cittadinanza vogliono fare la manutenzione per ridare splendore al parco che porta il nome del compianto attore. Loro si danno da fare, a differenza dei politicanti in giacca e cravatta. Le Istituzioni si dessero una mossa con l’attivazione dei PUC. I percettori del Reddito di cittadinanza vogliono lavorare. Alfredo Di Domenico, noto come Bukaman, ha dichiarato: “C’è chi vuole lavorare e c’è un’area da rimettere a nuovo. Comune e Municipalità non perdano questa occasione”. Lo sapete chi si lamenta del Reddito di cittadinanza? Le persone sfruttate a lavoro. Ecco perché i “prenditori” e i potenti l’avranno sempre vinta. Il Reddito di cittadinanza è una misura di civiltà, l’Italia è stato dopo la Grecia l’ultimo Paese a introdurlo nell’Unione Europea. La misura va migliorata, soprattutto nei controlli per accedere al sostegno economico.

Pubblicato da Alfredo Di Domenico su Lunedì 25 aprile 2022