Gardaland senza lavoratori stagionali

A Gardaland 13 tra le principali attrazioni chiuderanno alle 19 anziché alle 23 perché non si trovano lavoratori stagionali.

GardalandAlla lista dei piagnistei si aggiunge anche Gardaland, che si ritrova senza lavoratori stagionali. Il parco divertimenti italiano è situato in località Ronchi. La mancanza di lavoratori stagionali costringe Gardaland alla chiusura anticipata di alcune attrazioni alle 19 anziché alle 23. Quattro ore in meno che hanno scatenato il solito trambusto sui media. Lo stop anticipato scatterà da domani, domenica 19 giugno 2022.

L’amministratrice delegata, Sabrina De Carvalho, ha dichiarato: “Mano a mano che si procederà con il recruiting e si raggiungerà il numero necessario di addetti, apriremo progressivamente le attrazioni chiuse per permettere ai nostri visitatori di godere al massimo le giornate al Parco”. Gardaland appartiene alla multinazionale inglese Merlin Entertainment, fatturati miliardari e utili da centinaia di milioni l’anno. La mancanza di lavoratori stagionali non è dovuto all’introduzione del Reddito di cittadinanza come sta dicendo qualche politico. La difficoltà di reperire personale è causato dallo stipendio basso per le ore giornaliere di lavoro. Il biglietto per entrare a Gardaland costa 44 euro online o un euro in più alla biglietteria. Lo stipendio medio di un animatore di Gardaland a tempo pieno è inferiore a 1.000 euro al mese.

Facendo una ricerca sul web ho letto le recensioni di alcuni ex lavoratori di Gardaland. Mi sono venuti i brividi. Si parla di turni di 13 ore al giorno con una pausa di 30 minuti per mangiare qualcosa. L’ambiente è stressante e umiliante con molte offese verbali per istigare a fare di più. Per andare in bagno devi chiedere il permesso ad un responsabile e a volte passano anche 30 minuti prima di darti il via libera per cambiare l’acqua al pesce. Sembra quasi di essere in un campo di concentramento. Il commento che più mi ha colpito è stato questo: “Ti sfruttano all’inverosimile. Ore e ore rubate e non retribuite. Per fortuna sono riuscita a liberarmi di questo posto”. Liberarsi da un posto di lavoro. Uno schifo. La gente deve ribellarsi allo schiavismo. Altro che referendum contro il Reddito di cittadinanza, qui bisogna raccogliere le firme per abolire lo schiavismo e gli schiavisti.

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