Comune consegna Università a Scampia

Il Comune di Napoli chiude il cantiere dell’Università di Scampia e consegna la struttura all’Università Federico II. Sono previsti 3 mila studenti.

Università di ScampiaIl cantiere dell’Università a Scampia è stato chiuso ufficialmente ieri(15 luglio). La struttura è stata consegnata dal Comune di Napoli all’Università Federico II. Il nuovo Polo formativo potrà essere inaugurato dopo 16 anni di lavori. Già a metà settembre prossimo gli studenti potranno iscriversi all’anno accademico 2022/2023 per frequentare l’Università di Scampia.

L’Università di Scampia ospiterà i corsi di Laurea in professione sanitarie della Federico II. Sono previsti per le attività didattiche tra i 2 mila ed i 3 mila studenti. I lavori di realizzazione della nuova sede sono stati effettuati a seguito della sottoscrizione del Protocollo d’Intesa del 5 aprile 2006 intervenuto tra la Regione Campania, il Comune di Napoli e l’Università degli studi di Napoli Federico II, nell’ambito del progetto di riqualificazione di Scampia. L’Università di Scampia è costata circa 57 milioni di euro, di cui circa 50 milioni finanziati dalla Regione e quasi 7 dal Comune. Il Polo di Scienze infermieristiche della Federico II è stato costruito nell’area dove sorgeva la Vela H, palazzone demolito negli anni ‘90. La struttura è stata progettata dall’architetto Vittorio Gregotti. Doveva essere ultimata nel 2014.

Nell’Università di Scampia si svolgeranno attività didattico/formative, tecnico-scientifiche e di ricerca nel settore della medicina, della nutrizione e delle relative attività assistenziali. L’edificio ospiterà aule per lo studio e la didattica, un’aula magna di circa 600 posti, ambulatori, day surgery e spazi di lavoro per studenti e ricercatori per una superficie di 10 mila metri quadrati e 7 livelli. Saranno presenti punti informativi, spazi per il ristoro, un college store, edicole e spazi segreteria. L’Università di Scampia consentirà il potenziamento delle cure primarie sul territorio, rappresentando un importante punto di riferimento per la zona. La consegna della struttura è un primo passo per il rilancio della zona nord di Napoli. I cittadini sperano che con l’Università migliorino i servizi e ci sia più lavoro per i residenti. Il rischio è che l’Università diventi una cattedrale tra le erbacce e la spazzatura.

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