Direttiva UE efficienza energetica edifici

La Direttiva UE sull’efficienza energetica degli edifici prevede una serie di obblighi per riqualificare il 15% degli immobili più inefficienti.

Edifici per classe energeticaLa Direttiva “Energy Performance of Building Directive” è stata approvata dal Parlamento UE il 14 marzo 2023 tra l’indifferenza generale. E’ la tanto discussa Direttiva UE sull’efficienza energetica degli edifici, che prevede una serie di obblighi per riqualificare il 15% degli immobili più inefficienti. L’Italia è quella che sarà penalizzata di più a causa dei tanti edifici storici e antichi difficile da adeguare.

Le classi di merito nella scala di “prestazione energetica” parte alla A (buono) alla G (cattivo). La Direttiva UE sull’efficienza energetica degli edifici prevede che gli immobili residenziali più inquinanti (classe G) di tutti i Paesi membri dovranno passare alla classe energetica E entro il 1° gennaio 2030, per salire sino alla classe D entro il 1° gennaio 2033. Dal 2030 in poi i nuovi edifici privati non devono produrre emissioni nocive. Gli edifici non residenziali e pubblici dovranno raggiungere la classe E e D rispettivamente entro il 2027 e 2030. Nelle prossime settimane partirà il negoziato (Commissione, Parlamento, Consiglio) sulla proposta della commissione UE a proposito del risparmio energetico di case e condomini. Se venisse approvata definitivamente nel 2023, gli Stati membri avrebbero tempo fino al 2025 per recepirla. In Italia il 61% degli immobili è di classe F o G. Sono però previste molte deroghe. Tirando le somme, in Italia parliamo per ora di 1,8 milioni di edifici tra condomini e case singole, che devono quindi rifare subito gli infissi, sostituire la caldaia, coibentare il tetto.

Quali sono le conseguenze per chi non rispetta la direttiva UE?

La Direttiva UE sull’efficienza energetica degli edifici è ancora in fase di negoziazione tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo. Si può ipotizzare che ci saranno delle sanzioni economiche o delle limitazioni alla vendita o all’affitto degli immobili non conformi. Secondo Ance, in Italia circa il 35% degli immobili risulta in classe G, e il 25% in F. Chi non adeguerà la propria casa dovrà affrontare dei costi energetici più alti e un impatto ambientale negativo. Per evitare queste conseguenze, sarebbe opportuno iniziare a pensare a come migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. La direttiva UE sull’efficienza energetica degli edifici prevede che gli Stati membri includano regimi di sostegno e misure per facilitare l’accesso a sovvenzioni e finanziamenti, oltre che istituire punti di informazione gratuiti e programmi di ristrutturazione a costo zero.

Come migliorare l’efficienza energetica di una casa?

Per migliorare l’efficienza energetica di una casa bisogna seguire alcuni consigli pratici, tra cui l’installazione di un impianto solare termico o fotovoltaico per sfruttare l’energia solare e ridurre i consumi di gas ed elettricità. Un altro consiglio è Come passare di classeisolare e coibentare al meglio le pareti, il tetto, i pavimenti, gli infissi e le porte per evitare le dispersioni di calore e mantenere una temperatura costante. Per migliorare l’efficienza energetica di una casa bisogna rinnovare gli impianti di riscaldamento e di climatizzazione con soluzioni più efficienti come le pompe di calore o le caldaie a condensazione. Un altro consiglio è sostituire i vecchi elettrodomestici con modelli di classe energetica A++ o A+++ e utilizzare lampadine a LED o a basso consumo. Questi interventi permetteranno non solo di risparmiare sulla bolletta energetica, ma anche di aumentare il valore della tua casa e il tuo benessere abitativo. Ogni caso è a se, ma la spesa orientativamente potrebbe viaggiare fra i 20 per passare da classe G a E, e 40 mila euro installando anche la pompa di calore (o cappotto termico) per passare alla classe D.

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