Tassi dei mutui salgono oltre il 4%

I tassi dei mutui salgono oltre il 4% a febbraio 2023. Un livello simile per i tassi sui nuovi mutui non si vedeva in Italia dalla metà del 2012.

Una coppia nella propria casaLa casa potrebbe diventare un sogno per la maggioranza degli italiani. I tassi dei mutui salgono oltre il 4%. E’ quello che emerge dai dati resi noti da Bankitalia. I tassi dei nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni hanno raggiunto il 4,12% a febbraio 2023, in crescita dello 0,17% rispetto al mese precedente. Il tasso sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato invece al 9,88% (+0,09% rispetto a gennaio 2023).

Un livello simile per i tassi sui nuovi mutui non si vedeva in Italia dalla metà del 2012. L’aumento dei tassi sui nuovi mutui o quelli vecchi a tasso variabile è iniziata a luglio 2022, quando la Banca Centrale Europea ha deciso di aumentare il costo del denaro. Nel giro di pochi mesi la BCE ha fatto crescere il tasso principale dallo 0% al 3,50%. L’ultimo aumento è stato comunicato a marzo 2023. E non finisce qui. A giugno 2023 ci potrebbe essere un ulteriore rialzo. Il rialzo dei tassi da parte della BCE ha un impatto sui mutui a tasso variabile e sui nuovi mutui. Un report di Facile.it segnala che la rata di un mutuo medio a tasso variabile è aumentata di circa 237 euro in soli 14 mesi. Vale a dire circa il 52% in più rispetto a quella iniziale. E’ stato preso come riferimento un finanziamento a tasso variabile da 126 mila euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022. A febbraio 2023 i tassi dei mutui salgono oltre il 4%. E’ una mazzata per chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile.

L’Unione nazionale consumatori ritiene che il rialzo dei tassi si tradurrà in una stangata da 159 euro in più al mese in media per le famiglie italiane rispetto a un anno fa. Il dato, peraltro, ancora non incorpora il rialzo dei tassi di interesse deciso dalla BCE a marzo 2023. Per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, la rata rispetto a un anno fa passa da 585 a 744 euro, con un rincaro pari a 159 euro al mese. Una mazzata annua per 1.908 euro. Le tasche delle famiglie italiane stanno diventando sempre più vuote. Oltre al caro mutuo, c’è anche il rincaro dei prezzi al consumo che costringono le famiglie ad intaccare i risparmi o a chiedere un prestito. Dal rapporto pubblicato dalla Banca d’Italia emerge che i depositi del settore privato sono diminuiti del 2,4% rispetto ad un anno fa, mentre i prestiti sono cresciuti dell’1,1% sui 12 mesi. In Italia gli stipendi sono cresciuti dello 0,3% negli ultimi 30 anni e lavoratore su quattro è in povertà relativa.

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