Caro affitti, arrivano bonus per privati

La protesta degli studenti contro il caro affitti non si ferma. Sbloccati 660 milioni di euro del PNRR, ennesimo bonus per i privati.

La protesta degli studenti contro il caro affittiGli studenti universitari di tutta Italia protestano contro il caro affitti e la scarsità di alloggi per il diritto allo studio. In diverse città, hanno montato delle tende davanti alle università o ai ministeri per chiedere interventi urgenti al governo Meloni. Il problema riguarda sia le grandi metropoli che le città medie, dove i canoni sono aumentati negli ultimi anni e le strutture residenziali sono insufficienti. Arrivano bonus per i privati che non risolveranno il problema.

L’Unione degli universitari (Udu) ha presentato dieci proposte al governo Meloni per risolvere la crisi abitativa, tra cui la riqualificazione degli edifici pubblici e privati vuoti o sottoutilizzati, la regolamentazione del mercato degli affitti e delle piattaforme online, il potenziamento dei servizi di mobilità e trasporto pubblico, la creazione di un osservatorio nazionale sul diritto allo studio e la partecipazione degli studenti alla governance delle residenze universitarie. La protesta degli studenti contro il caro affitti non si ferma: le tende restano in piedi in almeno 9 città.

Sbloccati 660 milioni del PNRR

Sono stati sbloccati 660 milioni di euro del PNRR presenti dal 2020, ma diventeranno l’ennesimo bonus per i proprietari di case. Simone Agutoli, responsabile della questione abitativa per l’Udu, ha dichiarato: “I fondi andranno a privati che dovranno solo garantire uno sconto del 15%”. Il governo Meloni non ha ancora promesso altre risorse. Un bonus agli studenti è la ricetta di Carlo Calenda. Il leader di Azione propone di dare 400 euro al mese agli studenti per l’affitto, altri soldi che finirebbero nelle tasche dei privati. Il piano costerebbe 1,2 miliardi di euro, senza risolvere il problema. Il caro affitti non risolve regalando bonus ai privati, ma investendo in edilizia residenziale pubblica. Al momento sono circa 40 mila alloggi disponibili, a fronte però di 570 mila studenti fuorisede. Servono più case. Il caro affitti non riguarda solo gli studenti, ma anche le famiglie. Il turismo ha fatto nascere un altro business, quello dei Bed and Breakfast (B&B). Tanti proprietari non fittano più a studenti o alle famiglie, ma solo ai turisti.

Partita procedura per mappatura immobili liberi

E’ partita la procedura per la mappatura degli immobili liberi da destinare ad alloggi o residenze universitarie per raggiungere il target di 52.500 posti letto nell’ambito del Pnrr. Sul sito del ministero dell’Università è pubblico l’avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per la messa a disposizione, su tutto il territorio nazionale, di immobili da convertire a studentati. Le domande vanno presentate entro l’11 luglio 2023, sia da soggetti pubblici che privati. Una apposita commissione Mur ne valuterà l’idoneità.

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