Tari aumenta per crollo platea contribuenti

A Napoli la Tari aumenta per il crollo della platea dei contribuenti. La pulizia dell’anagrafe ha fatto sparire 20 mila utenze.

Il sindaco ManfrediIl Comune di Napoli ha annunciato un rincaro della Tari del 20% per il saldo che si pagherà a fine 2023. La Tari aumenta per il crollo della platea dei contribuenti. E’ stato ripulito l’elenco dai dati sbagliati, un’operazione che non si faceva dal 2019. Sono sparite 20 mila utenze tra defunti, furbetti e gente che ha cambiato residenza.

Dal 2019 la tariffe della Tari devono coprire il costo del servizio per intero. A Napoli è di 232 milioni di euro all’anno. L’aumento del 20% non arriverà a fine 2023 per le famiglie, ma nel 2025. Il Comune di Napoli ha previsto un bonus per la rata di saldo e per il 2024. Nel 2025 scatterà l’aumento del 20% anche per le famiglie. Il rincaro sarà tra i 90 e i 300 euro a seconda della metratura della casa e del numero dei componenti della famiglia. A Napoli la Tari continua ad essere la tassa più evasa: viene pagata solo dal 38% dei contribuenti, vale a dire meno di 4 napoletani su 10. Evasione alta soprattutto nelle case popolari. Gli evasori continuano a non pagare la Tari, mentre il contribuente onesto subirà l’ennesima stangata.  La Tari aumenta per il crollo dei contribuenti dovuto alla pulizia dell’anagrafe. Tra le utenze non domestiche c’è una moda: il cambio di denominazione all’attività ogni due anni. In questo modo il furbetto non paga mai la Tari. Tutta colpa della burocrazia e dell’inefficienza del Comune di Napoli. Manca il personale e le pratiche non vengono lavorate in modo celere. Tanti commercianti non pagano la Tari perché sconosciuti. Basti pensare che sono registrati all’anagrafe solo 60 mila esercizi commerciali mentre sono almeno il doppio.

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