De Laurentiis non ha pagato 100 mila euro per servizio vigili allo stadio Maradona
100 mila euro. Questa è la cifra che dovrebbe sborsare Aurelio De Laurentiis per il servizio dei vigli urbani allo stadio Maradona durante le partite del Napoli. Il Comune di Napoli chiede i soldi al presidente del Napoli, ma l’imprenditore fa ricorso al Tar. Una causa persa già in partenza.
L’amministrazione Manfredi richiede 100 mila euro alla società di De Laurentiis per nove partite della stagione 2023/2024, in base a una normativa nazionale del 2017 che prevede che le gare lucrative siano a carico della società che ha lo stadio Maradona in concessione. Una cosa scontata, ma non per il patron del Napoli che fa di tutto per non sborsare euro. De Laurentiis ha fatto ricorso al Tar sostenendo che il servizio d’ordine spetti al proprietario dello stadio Maradona, cioè il Comune di Napoli. Gli avvisi di pagamento sono riferite a sei gare di campionato (Fiorentina, Milan, Empoli, Inter, Cagliari, Monza), due di Champions (Union Berlino e Braga) e una di Coppa Italia (Frosinone). Il calcio Napoli rischia il pignoramento dei conti.
La controversia tra la società di De Laurentiis e il Comune di Napoli è solo l’ultimo episodio di una lunga storia di tensioni tra le due parti riguardanti la gestione dello Stadio Maradona. La batteria di 9 avvisi di accertamento per un totale di 100 mila euro, è arrivata 24 ore dopo la discovery dell’indagine della Corte dei conti, che ha contestato a 5 assessori delle giunte de Magistris e Manfredi, mancati introiti nelle casse del Comune di Napoli per 900 mila euro, dal 2019 al 2023. De Laurentiis rappresenta in pieno l’imprenditore italiano: capitalista quando deve incassare e comunista quando deve sborsare soldi. Il Comune di Napoli sta tartassando i cittadini per risanare il debito accumulato negli anni. In questo scenario risulta incomprensibile che un imprenditore pretenda di non pagare il servizio vigili, scaricando il costo sui contribuenti.
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