Retribuzioni 2025: salari reali sotto i livelli 2021

A settembre 2025 le retribuzioni restano -8,8% rispetto al 2021, ma crescono oltre l’inflazione. Maggiori aumenti in ministeri e difesa.

Retribuzioni 2025 in ItaliaSecondo i dati pubblicati dall’Istat relativi al periodo luglio-settembre 2025, le retribuzioni in termini reali restano ancora inferiori dell’8,8% rispetto ai livelli di gennaio 2021. Il rapporto segnala che la crescita delle retribuzioni orarie nominali è superiore al tasso di inflazione, indicando un recupero del potere d’acquisto dei lavoratori italiani rispetto ai mesi precedenti.

Indice delle retribuzioni: crescita annua e stabilità mensile

Nel terzo trimestre 2025, le retribuzioni mostrano un rallentamento rispetto al trimestre precedente. L’indice delle retribuzioni orarie risulta invariato da agosto a settembre, ma in aumento su base annua, con un miglioramento tendenziale tra settembre 2024 e settembre 2025. Questo andamento suggerisce un equilibrio tra crescita salariale e contenimento dei prezzi, elemento positivo per la stabilità economica nazionale.

Settori con i maggiori aumenti retributivi

Gli aumenti tendenziali più elevati si registrano nei ministeri, nel comparto militare e della difesa e tra le attività dei Vigili del Fuoco. Questi incrementi derivano in gran parte dai rinnovi contrattuali e dalle misure di adeguamento retributivo approvate nel corso del 2025, con l’obiettivo di allineare gli stipendi pubblici all’aumento del costo della vita.

Salari e inflazione: un equilibrio ancora fragile

Nonostante il miglioramento, le retribuzioni reali restano ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia, con una perdita cumulata dell’8,8% rispetto a inizio 2021. L’Istat evidenzia tuttavia che, nel medio periodo, la crescita salariale sopra l’inflazione può favorire una ripresa dei consumi interni e sostenere la domanda aggregata.

I dati Istat sulle retribuzioni in Italia nel 2025 offrono un quadro misto: da un lato il recupero del potere d’acquisto, dall’altro il ritardo nel raggiungere i livelli retributivi pre-crisi. Gli analisti ritengono che, per consolidare la crescita, sarà necessario proseguire con politiche di sostegno al reddito e incentivi alla produttività.

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