La guerra ai poveri di Matteo Renzi

Il decreto ministeriale sulla appropriatezza prescrittiva dei medici di medicina generale è diventato legge. L'ennesima "mazzata" del governo Renzi al ceto medio-basso.

Matteo Renzi

Da alcuni giorni i cittadini italiani stanno ricevendo una brutta sorpresa dal proprio medico di base. Il motivo? Il Decreto ministeriale 9 dicembre 2015 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio 2016. A molti questa notizia dirà poco o nulla.

Il decreto è quello che individua le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva per 203 prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale erogabili nell’ambito del Servizio sanitario nazionale. La norma prevede la possibilità per i camici bianchi, di prescrivere alcuni esami importanti, solo in determinate condizioni, al di fuori delle quali, il cittadino deve pagarsi gli esami di tasca propria e i medici non possono prescriverli a carico del sistema sanitario, pena una sanzione pecuniaria a loro carico. Questa è una delle rivoluzione copernicane fatto da Matteo Renzi. Tra gli esami limitati da “criteri” precisi ci sono: esami di laboratorio, dermatologia allergologica, estrazioni e ricostruzione di denti, odontoiatra, genetica, risonanze magnetiche, radiologia diagnostica, medicina nucleare e esami del colestorolo. Quest’ultimo potrà essere prescritto ogni 5 anni.

I cittadini dunque, non potranno più curarsi pagando solo il ticket, ma dovranno sostenere di tasca propria i costi per visite di routine ed esami che riguardano la prevenzione di importanti patologie come il cancro. E’ un’altra mazzata per il ceto medio-basso. Una guerra ai poveri in pratica. Lo scorso dicembre il Censis ha pubblicato un rapporto in cui si evince che 7 milioni di italiani si sono indebiati per pagare le cure mediche. Il numero è destinato a crescere grazie al governo Renzi. Ma torniamo alla stretta sugli esami con un esempio. L’esame del sangue dell’azotemia è diventato a pagamento per quasi tutti, gli unici esclusi sono i pazienti in dialasi. Sembra una cosa da niente, ma non lo è. Il controllo dell’azotemia viene fatto ogni settimana quando una persona fa un ciclo di chemioterapia(a pillole) e/o radioterapia. Questo tipo di esame serve anche per fare una risonanza magnetica o una TAC con mezzo di contrasto. Ogni volta bisogna sborsare 4 euro extra grazie al premier fuffatore Renzi.

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