Ospedale Nola: Cure a terra meglio che niente

Dopo le segnalazioni su pazienti adagiati sul pavimento per assenza di barelle parla il direttore sanitario dell’ospedale di Nola. Perchè la Sanità in Campania è al collasso?

Ospedale “Santa Maria della Pietà” di NolaNon si placano le polemiche per il servizio del TG5 sul pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria della Pietà” di Nola(Napoli), dove i pazienti sono curati a terra, senza barelle, separati dal pavimento solo da copertine.

“Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza. In ospedale abbiamo 15 barelle, 10 delle quali al pronto soccorso, e sabato ne abbiamo sequestrate due alle autoambulanze per far fronte all’emergenza venutasi a creare”. Così il direttore sanitario dell’ospedale Andrea De Stefano. Una situazione “eccezionale” provocata dall’afflusso di utenti nel pronto soccorso. De Stefano ha dichiarato: “Tra sabato e domenica sono arrivate 265 persone a fronte delle 150 circa che arrivano in media, complice anche il freddo che ha gelato le strade, e che ha costretto molte persone della provincia di Avellino a venire a Nola anziché andare altrove”. Il ministero della Salute ha inviato i carabinieri del Nas per un’ispezione.

La Sanità campana è al collasso. Tutto inizia nel 2010 quando parte il piano di rientro della Regione Campania per il recupero del disavanzo sanitario. Stefano Caldoro(all’epoca governatore) chiuse alcuni nosocomi diminuendo drasticamente i posti letto regionali. La cosa ha creato non pochi problemi ai cittadini campani. I reparti affollati dell’ospedale Cardarelli di Napoli sono finiti diverse volte a “Striscia la Notizia”. Il “caso” Nola non è una sorpresa e solo frutto dei tagli alla Sanità fatti in Campania per rientrare dal deficit di bilancio. Tutto in nome dell’Unione Europea dei burocrati. Medici e infermieri non sono responsabili dello sfascio nella Sanità campana, i veri responsabili sono i politici. A proposito, dove sta il governatore Vincenzo De Luca?

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