Lo smaltimento rifiuti in Campania è un manicomio

Discarica di Terzigno In questi giorni una delegazione della commissione petizioni del Parlamento europeo sta girando la Campania per verificare la situazione rifiuti a due anni dall’apertura della procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano. La delegazione, guidata dall'Onorevole Judith Merkies, è composta da 7 Europarlamentari.

Durante la visita alla discarica di Chiaiano ci sono state le prime tensioni e polemiche. La Merkies ha dichiarato “Avevamo chiesto la presenza della stampa, invece è stata una visita senza trasparenza e senza democrazia”. Per la cronaca, gli uomini della protezione civile hanno impedito l’accesso ai giornalisti e ai sindaci di Marano e Mugnano.

Ieri(29 aprile), la delegazione si è recata nella discarica di Terzigno alle falde del Vesuvio. Qui, tra lo stupore generale, è stato trovato un barile pieno di solvente. I delegati si sono recati anche nel termovalorizzatore di Acerra dove hanno constatato che erano in funzione solo due linee su tre per colpa di un problema tecnico.

Gekkenhuis gisteren in Napels. Cordons militairen die burgers en journalisten tegenhielden. Afvalbergen worden hier bewaakt en afgeschermd! Gli europarlamentari sono convinti che la Campania non sia davvero uscita dall’emergenza rifiuti. A fine giornata Judith Merkies su Twitter  scrive “Gekkenhuis”, che tradotto significa “manicomio”. E’ così che l’onorevole olandese definisce la situazione dello smaltimento rifiuti in Campania.

La situazione si fa sempre più grave. Secondo Nicola Dell’Acqua con gli attuali impianti e quelli previsti c’è un’autonomia di 4 anni. Ma le persone più sagge fanno notare che se si toglie la Cava Vitiello a Terzigno l’autonomia scende ad un solo anno.

Oggi(30 aprile), ci sarà la giornata finale. La delegazione si recherà prima in Prefettura e poi a Palazzo Santa per incontrare il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. In ballo ci sono 500 milioni di euro bloccati da due anni all’Europarlamento.

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