I blogger italiani vanno in Islanda?

Il bloggare è un diritto Da più di un anno in Italia i blogger parlano del DDL Intercettazioni che rischia di chiudere il web per rettifica. Tutta colpa del comma 29 dell’art.1 che equipara i siti informati(compreso i blog) a una testata registrata.

Mentre in Italia il governo cerca di imbavagliare la rete, il 16 giugno 2010 in Islanda è stata approvata all’umanità una proposta di Birgitta Jonsdottir che renderà il “bloggare” un diritto riconosciuto. I blogger saranno protetti dai processi e potranno denunciare coloro che hanno tentato di mettere il bavaglio all’informazione.

La risoluzione è intitolata “Icelandic Modern Media Iniziative”. La normativa d’attuazione durerà circa dodici mesi e impegnerà il parlamento a modificare quattordici leggi in 4 ministeri diversi. L’Islanda potrebbe diventare il bunker del giornalismo d'inchiesta. Per “usufruire” del “paradiso dell’informazione” basterà trasferire il proprio sito(o blog) su un server islandese.

Il blogger Claudio Messora ha già contattato la deputata Jonsdottir per un’intervista. Nel frattempo, sul social network Facebook è nato il gruppo “Italian Modern Media Initiative” per far approvare la norma anche in Italia.

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