La pucchiacca doc?

La "magia" di Photoshop Da diversi anni la donna(o meglio il suo corpo) viene “utilizzata” per pubblicizzare qualsiasi cosa. Molti uomini si fanno “abbagliare” dalle foto presenti su molte riviste di moda e non solo. Ogni maschio si sarà chiesto almeno una volta se queste bellezze mozzafiato esistessero anche nella vita di tutti i giorni. Esistono, ma non sono “perfette” come le vediamo sulle foto. I “pubblicisti” ricorrono al dio “Photoshop” per “togliere” tutti i difetti della splendida donzella.

Qualche mente “illustre” aveva pensato di istituire la “Pucchiacca Doc”, ovvero un marchio che certifica una foto non ritoccata. Il “marchio” potrebbe essere utilizzato anche per “certificare” le donne non siliconate, ovvero quelle tutte al naturale. In Australia sembrano aver preso sul serio questa “provocazione”. Il governo australiano vuole introdurre un bollino per identificare le immagini ritoccate digitalmente. Questa misura servirebbe per arginare il problema del “disordine alimentare” e il concetto distorto di bellezza proposto da cinema, moda e gossip. La proposta prevede l'introduzione di una sorte di disclaimer per avvertire il lettore che la foto è stata ritoccata. Il bollino dovrebbe avere un avviso tipo “Photoshoppato” o “Nella realtà è molto diversa”.

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