Emergenza sanitaria in Campania

Aria pulita, Flash Mob al Comune Ieri(20 settembre) si è scoperto che l’Italia ha l’aria più irrespirabile d’Europa. Nella “speciale” classifica(aggiornata al 2008) della “peggior aria” ci sono ben 17 città italiane nei primi 30 posti.

Napoli è la città più inquinata d’Europa per quanto riguarda il biossido di azoto. Questo gas ha la proprietà di rendere acido il terreno e di far degradare velocemente i monumenti storici. Ma per i napoletani va tutto bene. Basta leggere alcuni commenti presenti nell’articolo pubblicato su “Il Mattino” per capire come sia sottovalutato il problema ambientale.

L’allarme è già stato lanciato il mese scorso. Se non partiranno subito le bonifiche, in Campania ci sarà un apocalisse nel 2064. La situazione però potrebbe già essere compromessa. Il professor Amato Lamberti ha dichiarato “In Campania il tasso di neoplasie, cioè le persone che nell’arco della loro vita contrae un tumore, è del 39%, molto più alta del resto delle regioni italiane, dove la media è di circa il 5%”.

Lamberti accusa la Regione Campania di tenere secreti i risultati(disponibili da alcuni mesi) di una ricerca fatta su 800 persone per verificare la presenza di sostanze tossiche nel sangue. Sabato scorso(18 settembre), una rappresentanza di Medici per l’ambiente, i lettori de “La Terra dei Fuochi” e l’associazione “Napoli Punto a Capo” hanno manifestato davanti palazzo San Giacomo per il degrado ambientale ed il rischio sanitario che investe la regione Campania.

Angelo Ferrillo, gestore del sito “La Terra dei Fuochi”, ha rilasciato un’intervista al giornale “PressAgency.it”. Il video blogger ha dichiarato “I rifiuti vengono costantemente bruciati senza alcun rispetto delle norme nella cosiddetta Terra dei Fuochi. Da molti anni ci sono roghi ogni giorno, nell’ultimo periodo anche 15 roghi al giorno, in un’ area, quella tra Napoli e Caserta, che comprende 42 comuni e oltre 1 milione di cittadini. Le forze dell’ordine non possono presidiare un’area tanto vasta a lungo. Dopo una prima fase di identificazione dei responsabili deve avvenire un cambiamento strutturale dello smaltimento dei rifiuti, ma solo le istituzioni, finora segnate da un immobilismo inquietante nonostante le nostre denunce, possono farlo. Dietro i roghi c’è soprattutto la mano della camorra; alcuni rom coinvolti nella vicenda fanno parte della bassa manovalanza. Noi continueremo con la nostra attività di denuncia, il rischio sanitario è allarmante”.

Nei giorni scorsi, è venuto alla ribalta anche il problema dei frutteti contaminati da oli combustibili ad Acerra. Il dottor Gennaro Esposito ha dichiarato “Un contadino di Acerra ha voluto farmeli vedere, sono ricoperti di oli combustibili, difficili da raschiare via. Le cause sono la centrale a biomasse che brucia olio di palma e probabilmente l’inceneritore. L’ASL, informalmente, ci ha detto che 3 campioni di frutta di Acerra su 68 sono contaminati da oli combustibili. Noi chiediamo un’analisi su almeno 1000 campioni. I cittadini non conoscono i valori delle emissioni dell’inceneritore. Le tre centraline non sono sufficienti. Mancano i dati relativi ai valori emessi dal camino. Nell’inceneritore viene sversato tritovagliato tal quale, cioè spazzatura triturata, che non andrebbe smaltita così. Il direttore dell’Arpac Volpicelli non ha ancora reso noti tutti i dati sulle emissioni. L’A2A se ne disinteressa, perché riceve i fondi cip 6”.

Se ancora non l’avete capito, ci stanno avvelenando. La cosa più preoccupante è che questa “carneficina” sta avvenendo tra l’indifferenza generale. Le istituzioni sono inermi e assenti. La bonifica ambientale non è ancora iniziata. Inoltre, non viene fatto nulla per risolvere una volta e per tutte il problema dei roghi tossici. Il dottor Ciannella sostiene che la prevenzione ambientale costa molto meno delle cure. Ma forse la salute della gente non interessa ai politicanti…

Credits: PressAgency.it.

Commenti