Rifiuti: Dopo due anni la situazione non è molto diversa

Rifiuti con vista mareIl 28 ottobre 2010 Silvio Berlusconi venne a Napoli per fare il punto sull’emergenza rifiuti. Il presidente del Consiglio disse “Napoli sarà pulita entro tre giorni”.

E’ passato quasi un mese. Questa volta il “miracolo” non è stato fatto. L’illusionista non è riuscito nemmeno a trovare un “buco” per nascondere i rifiuti. La situazione è drammatica. A Napoli ci sono 3 mila tonnellate di rifiuti non raccolti. In provincia si superano le ottomila. La gente è ormai esasperata.

Ieri(21 novembre), durante la gara Napoli-Bologna nella curva A dello stadio San Paolo è stato esposto uno striscione(foto) polemico verso la classe politica.

I tifosi del Napoli contestano la politica per la crisi rifiuti

I tifosi del Napoli hanno scritto “Alle prossime elezioni una sola cosa è sicura. La scheda elettorale va messa nella spazzatura. La vera Napoli disprezza questa politica di munnezza!”.

Oggi, gli ispettori dell’Unione Europea sono venuti a Napoli per fare il punto sulla gestione del ciclo dei rifiuti. Pia Bucella, capo degli ispettori UE, ha dichiarato “Dopo due anni la situazione non è molto diversa. I rifiuti sono per le strade, non c'è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata. Dobbiamo garantire che la nuova direttiva sui rifiuti che entra in vigore il 12 dicembre prossimo e che l'Italia ha già recepita sia pienamente rispettata”.

Intanto, scoppia un giallo sul decreto legge approvato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri. Questa mattina il Quirinale ha diramato questo comunicato:

“La Presidenza della Repubblica non ha ricevuto e non ha quindi potuto esaminare, ne' prima ne' dopo la riunione del Consiglio dei Ministri di giovedì 18 novembre, il testo del decreto-legge sulla raccolta dei rifiuti e la realizzazione di termovalorizzatori in Campania, che sarebbe stato definito dal Governo. Il Capo dello Stato si riserva pertanto ogni valutazione sui contenuti del testo quando gli verrà trasmesso”.

Stamattina, Stefano Caldoro è intervenuto telefonicamente nella rubrica di Maurizio Belpietro in onda all’interno di “Mattino Cinque”. Il presidente della Regione Campania ha dichiarato “Siamo in emergenza, la cosa importante è trovare subito un'intesa e garantire procedure trasparenti ma, soprattutto, veloci perché abbiamo venti anni di ritardo e dobbiamo rispondere ai problemi”.

Secondo Caldoro, la decisione di non aprire discariche, non realizzare impianti intermedi e di termovalorizzazione è stata sbagliata. Il governatore ha aggiunto che la raccolta differenziata e lo stoccaggio fanno parte di un sistema già fallito nel 2008. Caldoro ha concluso dicendo che per uscire definitivamente dall’emergenza occorreranno due o tre anni.

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