L’attentato a Belpietro era falso?

Maurizio BelpietroIeri(27 dicembre), Maurizio Belpietro ha fatto molto discutere con l’editoriale apparso sul giornale “Libero”. Il giornalista ha parlato di una “voce di corridoio”, secondo cui Gianfranco Fini avrebbe organizzato un falso attentato contro se stesso per far ricadere la colpa su Silvio Berlusconi.

Lo “scoop basato su voci” ha fatto partire due inchieste distinte, una a Milano e un’altra a Bari. Nel pomeriggio di ieri, il direttore di “Libero” è stato ascoltato per due ore dal procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro. Ieri, il direttore di “Libero” è stata la “guest star” nell’edizione delle 20 del Tg1(video).

Oggi, Belpietro ha precisato che non ha rivelato il nome della sua fonte al procuratore. Dello scoop(finto?) se ne occupato anche “Il Giornale”. Il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti ha focalizzato l’attenzione sulla storia della Escort. A tal proposito, per stoppare il “giro” incontrollato di voci, Gianfranco Fini ha deciso di intraprendere le vie legali contro “Libero” e “Il Giornale”. Fabrizio Alfano, portavoce del presidente della Camera, ha dichiarato “In relazione a quanto pubblicato ieri ed oggi dai quotidiani Giornale e Libero, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha dato mandato di adire le vie legali a tutela della propria onorabilità”.

A proposito di falsi attentati, l’inchiesta sul “presunto” attentato a Maurizio Belpietro è prossimo alla chiusura. Secondo “Il Giornale”, gli inquirenti starebbero valutando di incriminare il caposcorta per procurato allarme, spari in luogo pubblico e simulazione di reato, perché l'uomo potrebbe non essere stato vittima di alcuna aggressione, ma potrebbe aver raccontato quei fatti perché sottoposto a un periodo di stress. Fonti vicine all'inchiesta non confermano né smentiscono quanto scritto dal quotidiano.

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