Tremonti presenta il diritto di licenziare

L'intervento di Giulio Tremonti in ParlamentoPochi giorni fa, vi ho parlato del piano del governo sulle pensioni dei “poveri cristi”. Oggi(11 agosto), davanti alle commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio di Senato e Camera, Giulio Tremonti ha anticipato le misure che verranno adottate nel DDL anticrisi.

Il “piano” del governo Berlusconi prevede tante cose. Partiamo da una misura positiva. Tremonti ha parlato dell’aumento della tassazione delle rendite finanziarie dal 12,5% al 20%. Inoltre, c’è l’ipotesi di ridurre i depositi bancari e postali dal 27% al 20%. Il ministro dell’economia ha parlato anche dei tagli alla politica. Tremonti ha detto “Bisogna intervenire con maggior incisività sui costi della politica. Dobbiamo tornare sulla materia non solo sui costi dei politici, non solo su quanto prendono ma anche su quanti sono. C’è un effetto di blocco, di manomorta”.

Queste sono le uniche due cose condivisibile dalla maggioranza degli italiani. Tremonti ha confermato che ci sarà una riforma sulle pensioni di anzianità e su quelle delle donne nel settore privato. Il ministro però ha annunciato anche un’altra misura che non farà molto piacere ai lavoratori. Tremonti ha dichiarato “Ci sono le ipotesi di mettere in campo una spinta verso la contrattazione a livello aziendale, il superamento di un sistema aziendale rigido e il licenziamento e la dismissione del personale compensato con meccanismi di assicurazione più felici, una sorta di diritto di licenziare ma compensato con migliori posti di lavoro”. Tradotto, prevedo una nuovo raggiro ai danni dei lavori.

Tremonti ha ribadito che metterà mano agli articoli 41 e 81 della Costituzione. Il ministro ha detto “L’art.81 della Costituzione non costituisce un caso di successo, ora abbiamo il terzo, quarto debito pubblico nel mondo. La situazione del debito pubblico italiano è oggettivamente straordinaria in rapporto al Pil”. Tremonti ha aggiunto “C’è bisogno di un disarmo plurilaterale e uno spirito costituente perché bisogna fare in fretta un lavoro importante: tanto da non rispettare il vincolo dei tre mesi tra le due letture. Ma non possiamo cambiare la Costituzione cambiando la Costituzione. Una buona base potrebbe essere la proposta presentata da Nicola Rossi”.

Infine, Tremonti propone di far lavorare di più la gente per aumentare la produttività. In che modo? Semplice. Annullando le festività infrasettimanali. Il ministro ha detto “Accorpare sulla domenica le festività non religiose potrebbe essere un modo europeo per aumentare la produttività sistemica”. Si parla solo di produttività, ma qualcuno ha mai pensato che la gente deve anche vivere?

Commenti

  1. ma cosa volete che freghi a chi ha i miliardi... noi lavoratori, noi poveri cristi, noi che paghiamo il mutuo, noi che facciamo debiti per mandare a scuola i figli, noi che per i padroni siamo solamente coloro che "devono essere felici di prenderlo in cuXX", noi che non dobbiamo protestare perchè altrimenti siamo etichettati come sovversivi,noi che dobbiamo "far crescere il PIL" , noi che dobbiamo fare qualche sacrificio, noi che campiamo con 1000 euro al mese, noi che sognamo ancora un paese in cui uno viene ricompensato per quello che vale, noi che siamo santi navigatori e poeti ma che bestemmiamo non sappiamo nuotare e siamo analfabeti, noi che siamo il popolo del sole della pizza e del mandolino, noi che dobbiamoi stare zitti mentre chi ha molto avrà sempre di più... ebbene... noi siamo solo cacca... loro devono sopravvivere, noi ... morire ... e soprattutto ... tacere... perche il bene loro è più importante del nostro... e come diceva un menestrello milanese... sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam.... AH BEH!

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  2. E' la fine se ci rassegniamo a tutto. Il problema è che gli italiani si interessano poco di politica. Per questo motivi i politicanti fanno i propri sporchi comodi...

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  3. la società è ciclica....mi sa che anche questo è finito.....la rottura è vicina.....non c'è rimedio si reinizia con la rivolta.....fascismo..(attualizzato ad oggi)etc.....tremonti l'ha capito e per il loro stesso bene cerca di porre rimedio mettendo ahimè le mani nelle tasche dei ricchi e dei politici........atenzione gente....

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  4. Le mani nelle tasche dei ricchi e dei politici? Mah, io penso che verranno tartassati i soliti noti, vale a dire i "poveri cristi". Io penso che sia vicino la fine del capitalismo. Non c'è altro rimedio.

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