Eurispes: Giovani via dall’Italia per lavorare. Cresce la sfiducia nelle istituzioni

GiovaniOggi(26 gennaio), l’Eurispes ha presentato “Rapporto Italia 2012”. Il 24° Rapporto Italia dell’Eurispes è costretto a misurarsi, quest’anno, con la profonda crisi che attraversa il paese e mette in discussione le certezze e i risultati raggiunti dalla società italiana nel corso degli ultimi decenni. Eurispes fotografa un paese disilluso.

Il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, ha dichiarato “La società è vittima e complice, nello stesso tempo, della sua classe dirigente generale. Basti pensare al fatto che in Italia esistono tre PIL: uno ufficiale(1.540 miliardi di euro); uno sommerso (equivalente al 35 % di quello ufficiale(540 miliardi di euro); uno criminale frutto dei proventi delle attività illegali che supera i 200 miliardi di euro. Nel paese circola più ricchezza di quanto non raccontino le statistiche ufficiali e questo spiega anche la capacità dimostrata dal sistema nel suo complesso di reggere di fronte ad una crisi devastante e anche la durezza con la quale siamo trattati dai nostri partners europei, Germania in testa”.

Fatta questa premessa veniamo ai dati. Gli italiani hanno una forte sfiducia nelle istituzioni. La sfiducia va intesa, come una vera e propria presa di distanza nei confronti del sistema istituzionale in generale. L’aumento dei delusi passa dal 68,5% dell’anno scorso al 71,6% del 2012 e raffrontato al 2010(45,8%), segna un incremento superiore al 26%. La maggioranza del campione si è detta “poco” o “per niente” stimolata ad impegnarsi per la ripresa del paese, a fronte di un 38,3% che si è invece definito “abbastanza” o “molto” spronato in tal senso: questi ultimi appartengono ad un elettorato di sinistra.

La situazione economica dell’Italia secondo il 67% del campione Eurispes è nettamente peggiorata nell’ultimo anno. E’ il dato più nero registrato dalle rilevazioni dal 2004 e in forte aumento rispetto a quanto emerso l’anno scorso. Sono per lo più gli anziani ad avvertire maggior disagi economici. Oltre ¼ del campione ha chiesto negli ultimi tre anni un prestito per soddisfare esigenze di base: ai primi posti si collocano il mutuo per l’acquisto di casa(41,9%) e il pagamento dei debiti accumulati(33,1%). Quest’ultima indicazione, unita alla quella relativa del debito contratto per saldare prestiti con altre banche o finanziarie(20,9%), testimonia il rischio della moltiplicazione del debito familiare secondo modalità usurarie.

Il 59,8% dei più giovani(18-34 anni) si dichiara disponibile a lasciare l’Italia, così pure 57,1% tra i 25-34enni. Il dato scende al di sotto del 50% tra i 35-44enni(45,2%) per poi calare in maniera più decisa tra i 45-64enni(35%) e ancor tra gli over 65(20,5%). Tra l’altro, sulle motivazioni alla base di un ipotetico trasferimento all’estero, non ci
sono dubbi: a prevalere nettamente sono le maggiori opportunità lavorative(22,9%), seguite a molta distanza dalle opportunità più genericamente intese(14,1%) e dal minore costo della vita (11,8%).

In 20 anni è triplicato lo stock delle cause civili arretrate, mentre il numero di quelle penali pendenti è più che raddoppiato e ciò malgrado la spesa per la giustizia sia cresciuta del 140% negli anni ‘90 e i magistrati siano aumentati del 15%. Il motivo principale della lentezza della giustizia civile nazionale(3 anni in media in I° grado, 3 in Corte d’Appello e quasi 2 dal giudice di Pace) è l’altissimo numero delle cause iscritte a ruolo ogni anno(5 milioni nel 2009) di cui solo il 44% arriva a sentenza. Altro dato rilevante è che il 50% delle cause di RC auto è concentrato in Campania.

I detenuti aumentano a ritmi vertiginosi: 700 in più a settimana. Ma mentre le carceri scoppiano, il 90-95% dei reati resta impunito per l’incapacità di individuare i colpevoli, mentre aumenta la spesa sostenuta dallo Stato a titolo di riparazione per ingiusta detenzione a causa di errori giudiziari. Al 31 dicembre i detenuti erano 21 mila in più rispetto alla capienza regolamentare dei 206 penitenziari pari a 45.700 posti: 66.897 in tutto. Solo l’anno scorso i suicidi sono stati 66; in tutto 692 negli ultimi 12 anni, un tasso di 20 volte superiore a quello registrato nel resto della popolazione.

Commenti

  1. Invito tutti i giovani ad abbandonare l'Italia. Rimarrano solo vecchi ed immigrati (inclusi molti delinquenti). Complimenti ai vecchi per come hanno saputo gestire il paese e per come l'hanno ridotto. Grazie Monti, grazie politici di merda

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  2. Grazie anche a te Papa e Vaticano per la "visione limitata" che ci avete inculcato da sempre. Grazie ai magistrati, ai difensori dell'ordine pubblico, per la tutela assuluta che vi siete garantita a dispetto di noi meri cittadini italiani

    Grazie (questa volta davvero) agli animali, al poco verde che è rimasto e ai pochi uomini che ancora esistono

    Addio per sempre povera Italia

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