Ocse: Redditi disuguali oltre la media in Italia

RedistributionL’Ocse ha recentemente pubblicato il rapporto “Divided We Stand: Why Inequality Keeps Rising” che analizza la crescita delle diseguaglianze di reddito nei paesi membri, tra cui l’Italia, nel periodo tra gli anni ‘80 e il 2008, cioè fino all’inizio della crisi globale.

Dal rapporto si evince che le diseguaglianza dei redditi in Italia è superiore alla media dei paesi Ocse. Nel 2008, il reddito medio del 10% più ricco degli italiani era di 49.300 euro, dieci volte superiore al reddito medio del 10% più povero(4.877 euro) indicando un aumento della disuguaglianza rispetto al rapporto di 8 a 1 di metà degli anni ‘90. L’Ocse spiega “La diseguaglianza dei redditi tra le persone in età lavorativa è aumentata drasticamente nei primi anni ‘90 e da allora è rimasta elevata nonostante un calo negli anni 2000”.

In Italia la differenza tra le ore di lavoro dei lavoratori meglio e peggio retribuiti è aumentata, confermando l’andamento visto nella maggior parte dei Paesi Ocse. Dalla metà degli anni Ottanta, il numero annuale di ore di lavoro dei lavoratori dipendenti meno pagati è diminuito, passando da 1580 a 1440 ore; anche quello dei lavoratori meglio pagati è diminuito, ma in minor misura, passando da 2170 a 2080 ore. Sempre più persone si sposano con persone con redditi da lavoro simili ai loro. Questo cambiamento sociale ha contribuito ad un terzo dell’aumento della disuguaglianza di reddito da lavoro tra le famiglie.

Come in molti paesi Ocse, in Italia sanità, istruzione e servizi pubblici destinati alla salute contribuiscono a ridurre di circa un quinto la disuguaglianza di reddito. Gli stessi contribuivano a una riduzione della disuguaglianza pari a circa un quarto nel 2000. La spesa sociale in Italia è basata prevalentemente su trasferimenti pubblici, come per esempio i sussidi di disoccupazione, piuttosto che da servizi. Imposte e
sussidi compensavano metà dell’aumento della disuguaglianza del reddito da lavoro e da capitale(che include gli stipendi lordi, i risparmi e il reddito da capitale) prima della metà degli anni Novanta. Da allora
hanno compensato quasi interamente l’aumento della disuguaglianza del reddito da lavoro e da capitale.

Allegato: Scheda sulla situazione dell’Italia

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