A Giugliano è emergenza ambientale. Ora arriva anche l’inceneritore
Giugliano è un comune situato a nord di Napoli che è stato “stuprato” negli ultimi 30 anni. In questa zona ci sono 8 discariche legali e almeno una trentina abusive. Ma a Giugliano c’è anche Taverna del Re, una città estesa su 3 km quadrati grande come 366 campi di calcio messi insieme, in cui giacciono 8 milioni di “finte” ecoballe prodotte dalla società FIBE(controllata da Impregilo).
Non bastasse ciò, a Giugliano sono frequenti anche i roghi tossici(di solito vicino ai campi Rom) che stanno avvelenando una popolazione. Basterebbe questo per considerare Giugliano una bomba ambientale da bonificare. E lo Stato che fa? Dà il colpo di grazia facendo partire una gara per la costruzione di un inceneritore. Questo nuovo termovalorizzatore brucerà le ecoballe di Taverna del Re. Capito? Servirà per “cancellare” la discarica a cielo aperto creata dall’Impregilo. La cosa “buffa” sarebbe se il bando venisse vinto dalla stessa società che ha prodotto le ecoballe.
I comitati e il WWF denunciano l’illogicità di una scelta, visto che una legge dello Stato la 87 del 2007 vietava la realizzazione di impianti di smaltimento finale proprio a causa dell’alto livello di inquinamento. Stefano Franciosi, responsabile locale del WWF, ha dichiarato “Aspettiamo bonifiche e ci danno un inceneritore. L’energia prodotta dalla combustione dei rifiuti sarà incentivata con i Cip6, meccanismo tutto italiano visto che gli incentivi dovrebbero premiare solo energia prodotta da fonti rinnovabili”.
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