Consiglio regionale boccia sito di compostaggio a Scampia

Il Consiglio regionale della Campania si schiera contro il sito di compostaggio a Scampia. Il motivo? Territorio già martoriato

Una centrale a biogasE’ nuovamente guerra tra Regione Campania e Comune di Napoli. Questa volta la battaglia è sulla costruzione di una centrale a biogas(spacciato per sito di compostaggio) a Scampia. Il Consiglio regionale della Campania ha bocciato il progetto della giunta De Magistris. Il motivo? Dalle condizioni ambientali è inesigibile un ulteriore sacrificio di un territorio già martoriato.

Sul territorio interessato insistono già una discarica da 700 mila tonnellate di rifiuti “tal quale”, due isole ecologiche a servizio del Comune di Napoli e il deposito di materiali e automezzi dell’Asia di Napoli. Inoltre, l’area dove dovrebbe sorgere l’impianto di compostaggio è nelle vicinanze di un centro abitato densamente popolato, dove insistono ben 5 istituti scolastici. Il consiglio regionale scrive: “Né Scampia né Chiaiano hanno sinora usufruito delle opere di compensazione territoriale tali da rendere la qualità della vita più consona ad una popolazione residente che super largamente le centomila persone”.

L’impianto proposto dal Comune di Napoli è di tipo modulare, composto da 8 biodigestori in container, dove verrà sviluppata la fase anaerobica che produrrà il bio metano ed unità di stabilizzazione aerobica dove avverrà la maturazione del compost. L’impianto occuperà un’area di circa 33.000 mq posta alle spalle dell’attuale isola Ecologica di Scampia in viale della Resistenza. La centrale a biogas potrà trattare 20.500 ton/anno, pari a 60 ton/giorno di FORSU raccolti in modo differenziato, e produrrà 7.500 ton/anno di compost di qualità e 1,3 milioni di Smc/anno di metano.

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