Cgia: Comuni peggiori pagatori

La nostra Pubblica amministrazione deve ancora saldare 60 miliardi di euro alle imprese italiane. I peggiori pagatori sono i Comuni. E' quanto emerge da un'indagine della Cgia di Mestre.

Comuni peggiori pagatoriSono i Comuni i peggiori pagatori della Pubblica amministrazione mentre la P.A. deve ancora saldare 60 miliardi di euro ai propri fornitori. E’ quanto emerge da un’indagine della Cgia di Mestre. A proposito, ma quel fringuello di Matteo Renzi non aveva detto che avrebbe saldato i debiti entro il 21 settembre 2014?

Maglia nera a Catanzaro, con oltre 144 giorni di ritardo. Seguono Perugia, con quasi 90 giorni di ritardo e Roma Capitale, con quasi 83 giorni. Al quarto posto c’è Venezia con quasi 65 giorni. Trento, invece, salda i pagamenti ai propri fornitori con quasi 23 giorni di anticipo rispetto alla scadenza. Ma le inefficienze non riguardano solo i Comuni. Presentano ritardi i ministeri, le Asl e molte Regioni. L’Asl del Molise impiega 126 giorni oltre la scadenza per saldare il debito con il fornitore. Seguono l’Asl di Bari(66 giorni), quella di Palermo(quasi 43 giorni) e quella di Cagliari(31 giorni). La più virtuosa, invece, risulta essere l’Usl Umbria 1 di Perugia, che paga i propri fornitori quasi 23 giorni prima della scadenza.

Tra i ministeri primeggia il dicastero dell’Economia e delle Finanze con ben 82 giorni di ritardo. Segue lo Sviluppo Economico, con uno sforamento di quasi 38 giorni e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con quasi 29,5 giorni di ritardo. La legge impone alla Pubblica amministrazione di pagare con tempi fra i 30 e i 60 giorni. Cinque comuni(Aosta, Campobasso, Potenza, Palermo e Cagliari), cinque Asl(Torino 1, Azienda sanitaria dell’Alto Adige, Roma A, Napoli 1 centro, Catanzaro) e sei ministeri(Interno, Giustizia, Ambiente, Lavoro, Istruzione e Beni Culturali) non hanno ancora messo on line i propri dati.

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