Istat: In Italia cresce PIL e debito
Nel 2016, il PIL dell’Italia in volume è cresciuto dello +0,9%, consolidando il processo di ripresa iniziato nel 2015. Non è l’unica cosa in crescita nel nostro Paese. Il debito pubblico è cresciuto di 45 miliardi di euro, pari a 0,6 punti in percentuale del PIL(dal 132% al 132,6%). Secondo le stime più recenti della Banca d’Italia, a fine 2016 il debito pubblico ha raggiunto i 2.218 miliardi di euro. E’ quanto emerge dal Rapporto Annuale 2017 pubblicato dall’Istat.
L’aumento del rapporto debito/PIL è ascrivibile alla spesa per il servizio del debito e all’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro(aumentate di 4 decimi di punto di PIL, dal 2,2% al 2,6%), che hanno più che compensato l’avanzo primario di bilancio e i proventi delle privatizzazioni(un decimo di punto). La vita media residua del debito pubblico si è ulteriormente allungata, salendo da 7,1 anni di fine 2015 a 7,3 anni a fine 2017, livello massimo dalla metà del 2012. L’avanzo primario è aumentato di un decimo di punto rispetto al 2015, passando dall’1,4% all’1,5% del PIL(da 23,9 a 25,4 miliardi di euro), mentre la spesa per interessi si è ridotta di 1,8 miliardi, scendendo da 68 a poco più di 66 miliardi(dal 4,1% al 4,0% del PIL). Il lieve incremento dell’avanzo primario è derivato da un aumento delle entrate(+3,1 miliardi) superiore a quello della spesa primaria(+1,2 miliardi). Nel 2016 l’ammontare del sostegno a paesi appartenenti alla UEM è rimasto costante a 58,2 miliardi(3,5 punti percentuali di PIL). La pressione fiscale si è ridotta di quasi mezzo punto percentuale, passando dal 43,3% al 42,9%.
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