Inps: Reddito di inclusione per 900 mila persone

Il reddito di inclusione(REI) ha riguardato 900 mila persone nel primo trimestre 2018. Sette richiedenti su 10 risiedono al Sud. Lo rileva l'Inps. Un primo passo che risolve solo in parte il problema povertà in Italia.

Reddito di inclusioneLo scorso di dicembre è partito il reddito di inclusione(REI), la misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale introdotta dal decreto legislativo n.147 del 15 settembre 2017. Il reddito di inclusione prevede un beneficio economico erogato attraverso l’attribuzione di una carta prepagata emessa da Poste Italiane SpA ed è subordinata alla valutazione della situazione economica e all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

Per avere il REI non bisogna superare un livello di ISEE(indicatore della situazione economica equivalente) di 6 mila euro all’anno. Oggi(28 marzo) l’Inps e il Ministero del Lavoro hanno presentato l’Osservatorio statistico sul reddito di inclusione. Sono circa 900 mila le persone interessate dalle misure di contrasto alla povertà nel primo trimestre 2018 e sette su 10 risiedono al Sud. Le misure anti povertà hanno già raggiunto il 50% della platea potenziale. Il reddito di inclusione ha riguardato 316.693 persone in 110 mila famiglie, e il sostegno di inclusione attiva(SIA) ha interessato 47.868 in 119 mila famiglie. Il 60% dei nuclei beneficiari risiede in Campania, Calabria e Sicilia. Gli importi medi mensili per le famiglie sono di 297 euro per il REI e di 244 euro per il SIA.

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha dichiarato: “Cumulando il SIA, il REI e le misure regionali di contrasto alla povertà abbiamo raggiunto quasi 900 mila persone. Possiamo dire che un reddito minimo c’è. L’Italia con 70 anni di ritardo, si è dotata di uno strumento per la lotta alla povertà ma è ancora sotto finanziato”. Da luglio 2018 il reddito di inclusione dovrebbe raggiungere 2,5 milioni di persone in 700 mila famiglie. Tutto bene? Mica tanto. I dati Istat stimano che le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta siano pari a 1,6 milioni e gli individui a 4,7 milioni. Il Piano nazionale lotta alla povertà è solo un primo passo che non risolve il problema, visto che saranno tagliate fuori parecchie famiglie. Ben più drammatico il quadro emerso da uno studio della Cgia di Mestre: in Italia ci sono 18,1 milioni di persone a rischio povertà o esclusione sociale. Non c’è nulla da festeggiare.

Commenti