Ocse: Italia terza per cuneo fiscale

L'Italia è terza tra i Paesi Ocse per il peso del cuneo fiscale sul costo del lavoro. E' quanto si legge nel rapporto "Taxing Wages" dell'Ocse. Nel 2017 tasse e contributi sociali a carico di lavoratore e datore di lavoro erano dell'11,8% sopra la media Ocse.

Italia terza per cuneo fiscaleL’Italia è al terzo posto nella classifica Ocse relativa al peso delle tasse sui salari, ovvero la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dal datore di lavoro e il corrispondente reddito netto che arriva effettivamente nelle tasche del lavoratore. Il cosiddetto cuneo fiscale per un single senza figli è complessivamente al 47,7%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al 2016. Nel 2017 le tasse sugli stipendi in Italia sono 11,8 punti sopra la media Ocse del 35,9%. Davanti a noi ci sono Belgio(53,7%) e Germania(49,7%). Lo rileva l’Ocse nel rapporto “Taxing Wages” per il 2018.

I due Paesi che ci precedevano nel 2016, Francia e Ungheria, sono scese al quarto e sesto posto rispettivamente con il 47,6% e 46,2%. Al quinto posto c’è l’Austria con il 47,4%. All’ultimo posto c’è il Cile con il 7%. Nel caso di una famiglia monoreddito con due figli, l’Italia resta al terzo posto ma con una percentuale del 38,6%, 12,5 punti in più rispetto alla media Ocse del 26,1%. Negli ultimi 17 anni il cuneo fiscale è aumentato per i lavoratori single ed è diminuito per i nuclei familiari con due figli ed un unico percettore di reddito. Quest’ultima “categoria” ha avuto benefici grazie alle agevolazioni fiscali per i figli a carico. Il costo del lavoro in Italia è di 56.980 dollari l’anno per ogni singolo lavoratore, sopra la media dell’area Ocse(51.047 dollari), al diciassettesimo posto tra i paesi più avanzati. Tra i Paesi Ocse quello che ha il costo del lavoro più alto è la Germania con 75.896 dollari, seguito dalla Svizzera con 75.245 dollari e il Belgio con 75.220 dollari. Il salario medio lordo in Italia è di 43.304 dollari l’anno, di poco al di sotto di quello medio Ocse(43.791 dollari). I salari lordi italiani sono tassati del 31,2% contro il 25,5% della media Ocse. In Italia la fetta più grande del costo del lavoro è rappresentata dai contributi a carico del datore del lavoro, pari al 24%, contro il 7,2% a carico del dipendente.

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