Winback con rimodulazione di Vodafone

Vodafone si ritrova con una fuga di massa di clienti a causa delle modifiche contrattuali che aumentano il prezzo mensile. Le portabilità verso gli altri operatori vanno a rilento e Vodafone vuole convincere i delusi con un winback incluso di rimodulazione.

Winback ridicolo di VodafoneVodafone è una compagnia telefonica che negli ultimi mesi sta facendo di tutto per perdere clienti. Ogni volta che arriva un SMS temi che sia l’ennesima rimodulazione con conseguente aumento del costo mensile. L’ultima modifica contrattuale di Vodafone mi è arrivata la settimana scorsa sul mio secondo numero mobile. Per una questione di principio ho deciso di fare il recesso con portabilità verso un altro operatore. Alla fine ho scelto l’offerta di PosteMobile da 2 euro al mese.

Altri clienti hanno fatto lo stesso e Vodafone si ritrova con una fuga di massa a Ferragosto. La compagnia telefonica sta avendo una serie di problemi a gestire la portabilità verso altri operatori. Questa operazione dovrebbe avvenire entro 3 giorni lavorativi, ma i “fuggiaschi” da Vodafone devono aspettare circa 7 giorni per avere il proprio numero con il nuovo operatore. La lentezza della compagnia telefonica sta creando disagi ai clienti. La cosa più drammatica è il winback fatto da Vodafone per non far scappare le persone che rifiutano la rimodulazione. “30 GB e minuti illimitati. Non lasciarti sfuggire quest’occasione: tutto a 8 euro al mese. Dal 3/9 1,99 euro in più. Attiva al 42100 entro il 14/8”. Questo è il contenuto dell’SMS arrivato oggi(8 agosto). Non notate nulla di strano? Nel messaggio viene già comunicata la rimodulazione: dal 3 settembre 2018 il rinnovo dell’offerta costa 9,99 euro. Quelli di Vodafone sono dei geni. Solo loro potevano fare un winback ridicolo con aumento incluso. Quando capiranno che non tutti hanno bisogno di minuti illimitati e 30GB di internet? Nulla vieta a Vodafone di fare un ulteriore modifica del contratto nei mesi successivi. Ormai è chiaro a tutti che deve essere regolamentato l’articolo 70 comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche. Le rimodulazione vanno fermate con intervento legislativo.

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