Parlamento europeo abolisce passaggio dall’ora solare a quella legale
Il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione di abolire il passaggio dall’ora solare a quella legale. La risoluzione è stata approvata con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astenuti. I deputati italiani hanno votato in maggioranza contro. L’attuale direttiva impone agli Stati membri dell’UE di passare all’ora legale l’ultima domenica di marzo e di tornare all’ora solare l’ultima domenica di ottobre. Il Parlamento europeo decreta la fine del passaggio dall’ora solare a quella legale.
Il 2021 dovrebbe essere l’ultimo anno con un cambio stagionale dell’ora nell’Unione Europea e gli Stati membri manterranno il diritto di decidere il proprio fuso orario. La risoluzione legislativa è partita dopo un sondaggio(fatto nel 2018), voluto dalla Commissione europea, sull’opportunità di mantenere o meno l’ora legale nell’UE. Hanno votato 4,6 milioni di persone e l’84% dei partecipanti ha votato per l’abolizione del cambio d’ora ogni anno. A quel referendum hanno partecipato 3 milioni di tedeschi e solo lo 0,04% di italiani. Cosa succede ora? I Paesi UE e Commissione dovranno garantire che la difformità non turbi il mercato interno. Nel testo votato oggi(26 marzo) si precisa che i Paesi dell’Unione Europea che decidono di mantenere l’ora legale dovrebbero regolare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021, mentre quelli che preferiscono mantenere l’ora solare dovrebbero spostare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di ottobre 2021.
La storia dell’ora legale
L’ora legale venne introdotta per la prima volta nel 1916 in Gran Bretagna e molti Paesi seguirono l’esempio negli anni successivi. L’ora legale venne adottata in Italia definitivamente con la legge 503 del 1965 e fu applicata per la prima volta nel 1966. All’inizio durava quattro mesi, dall’ultima domenica di maggio all’ultima domenica di settembre. Tale durata venne estesa a sei mesi nel 1980 anticipando l’inizio alla prima domenica di aprile e poi dal 1981 all’ultima domenica di marzo. Un ulteriore prolungamento di un mese è stato introdotto nel 1996, insieme con il resto dell’Europa quando la fine fu spostata all’ultima domenica di ottobre. L’Unione ha unificato per la prima volta le disposizioni relative all’ora legale nel 1980, al fine di garantire un approccio armonizzato al cambio dell’ora nel mercato unico. Prima di allora, infatti, le pratiche nazionali relative all’ora legale e agli orari erano divergenti. Tra i Paesi industrializzati, solo il Giappone segue, nell’alternarsi delle stagioni, sempre l’ora solare. La discussione sull’abolizione dell’ora legale è costata 250 mila euro ai contribuenti europei. Di seguito l’intervento all’Europarlamento del leghista Angelo Coccia.
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