Manfredi raddoppia costi Comune di Napoli

Il sindaco Gaetano Manfredi ha raddoppiato diversi costi del Comune di Napoli. Il debito verrà pagato dai cittadini con l'aumento delle tasse.

Gaetano ManfrediIl debito del Comune Napoli è salito a 4,9 miliardi di euro. È quanto emerge dal bilancio consolidato 2020. Con questi chiari di luna, il sindaco Gaetano Manfredi ha raddoppiato diversi costi del Comune di Napoli. Sembra incredibile, ma è ciò che si evince dalla delibera(approvata in modo unanime) che stabilisce i nuovi importi che dovrà sborsare nel quinquennio 2022-2027. In una qualsiasi azienda privata si farebbero tagli con un debito insostenibile, al Comune di Napoli invece si raddoppiano i costi del personale.

In base alla nuova delibera il capo di gabinetto, la dottoressa Maria Grazia Falciatore(proveniente dalla Regione Campania) riceverà una retribuzione fissa pari a 45.577,61 e un’indennità onnicomprensiva di 182.422,39 per un totale annuo di ben 228 mila euro. La busta paga del capo gabinetto sarà quindi equiparata a quella del direttore generale, Pasquale Granata. In pratica per due dirigenti del Comune di Napoli si pappano 456 mila euro all’anno. Questo sarebbe già scandaloso in un ente pubblico “normale”, figuriamoci in un Comune in pre dissesto come quello di Napoli. Nella precedente legislatura, Attilio Auricchio ricopriva sia la carica di direttore generale che di capo gabinetto al costo di 240 mila euro all’anno. Questo significa che i costi sono raddoppiati con il sindaco Manfredi.

Il piano di fabbisogno del personale di staff per gli uffici di supporto al sindaco e agli assessori prevede un esborso complessivo di 2.036.647,52 euro all’anno. Un Comune con un debito mostruoso che continua ad avere costi elevati. Un’azienda privata sarebbe già fallita. Il Patto per Napoli lo pagheranno i cittadini, mentre i dirigenti continuano a mangiare caviale e a bere champagne. Al capoluogo partenopeo dovrebbe arrivare un prestito di circa 1,3 miliardi di euro, spalmati fino al 2042. Non sarà una cosa indolore per i residenti. Il Patto per Napoli prevede l’aumento dei canoni di concessioni e di affitto e dell’addizionale comunale IRPEF(già al massimo). Verranno introdotte nuove tasse sui diritti di imbarco portuale e aeroportuale. La riscossione delle tasse sarà affidata nuovamente Equitalia. Torneranno di moda le cosiddette “cartelle pazze”.

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