1,2 miliardi di euro per bonifica di Bagnoli

Servono 1,2 miliardi di euro per il progetto di bonifica e rigenerazione di Bagnoli. Tre opzioni per la colmata, la più costosa è la rimozione.

Bagnoli1,2 miliardi di euro. Questa è la cifra che ci vuole per portare avanti il progetto di bonifica e rigenerazione di Bagnoli, ex sito industriale di Napoli. Una grossa somma, analoga alla cifra avuta dal Comune di Napoli per il Patto per Napoli. Quindi ci vorrebbe anche un Patto per Bagnoli. Il finanziamento di 1,2 miliardi di euro serve per la bonifica a mare, le infrastrutture, il parco urbano e il waterfront.

Per realizzare le bonifiche a mare occorrono 650 milioni di euro e 5 anni di lavoro, dei quali circa 280 solo per la rimozione della colmata (una massa di materiali inquinanti depositati sul mare). Ci sono tre opzioni: rimozione, rimozione parziale o sigillamento. La prima è quella più costosa e con un impatto ambientale dovuto al trasporto di oltre un milione di metri cubi di materiale da smaltire, che verrebbero trasportati su camion. Il mantenimento della colmata potrebbe costare pochi milioni di euro e trasformarla in una banchina o una passeggiata a mare, con un risparmio di tempo e denaro per la bonifica e la trasformazione dell’area. Oggi c’è una legge che impone la rimozione della colmata da Bagnoli, occorrerebbe un analogo provvedimento legislativo che modifichi le scelte prese anni fa.

Un’altra opzione potrebbe essere l’utilizzo di microrganismi e corrente elettrica per ridurre la contaminazione dei sedimenti marini nell’area dell’ex Italsider di Bagnoli. È una sperimentazione innovativa (partita pochi giorni fa) del progetto Life Sedremed, coordinato dalla Stazione zoologica Anton Dohrn, che ha ricevuto 1,5 milioni di euro dall’Unione Europea per testare la tecnologia di biorisanamento in situ. I primi dati sulla riduzione dei contaminanti tossici saranno disponibili a fine febbraio 2024. Nel frattempo possono partire lavori per 450 milioni di euro, mancano all’appello 1,2 miliardi di euro per le infrastrutture di servizio, il parco dello sport e la bonifica del mare. Il ministro per il Sud, Raffaele Fitto, ha annunciato una prossima cabina di regia per definire le fonti di finanziamento. Si punta ai fondi europei e ai Fondi di Sviluppo e Coesione. Il sindaco Gaetano Manfredi ha sottolineato che i progetti sono pronti e che c’è la capacità di spesa.

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