Tensioni Taiwan-Cina

Le tensioni tra Taiwan e Cina sono aumentate negli ultimi tempi. La Cina considera l’isola come una sua provincia ribelle.

Le tensioni tra Taiwan e Cina sono aumentate negli ultimi tempi. La crisi si è inasprita da quando, nell’agosto 2022, l’allora Speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, ha visitato l’isola di Taiwan, de facto indipendente dal 1949 ma da sempre rivendicata dalla Cina. Ad aprile 2023, le tensioni sono riemerse dopo l’incontro a Los Angeles tra la presidente Tsai Ing-wen e il presidente della Camera Usa McCarthy. La Cina ha reagito con una simulazione di attacco sull’isola.

Taiwan è di fatto uno stato che gode di una sovranità piena, ha un parlamento e un governo, una moneta e un esercito. Recentemente, alla vigilia delle elezioni taiwanesi, la Cina ha rilasciato una dichiarazione inquietante riguardo alla situazione politica di Taiwan. Il portavoce del ministero della Difesa di Pechino, Zhang Xiaogang, ha affermato che la Cina prenderà tutte le misure necessarie per stroncare qualsiasi forma di complotto secessionista per l’indipendenza di Taiwan. Le elezioni presidenziali sono state vinte da William Lai, il candidato del Partito democratico progressista nonché attuale vicepresidente. Dopo le elezioni, la situazione rimane tesa. Gli analisti ritengono che la Cina abbia influenzato le elezioni con minacce e fake news. Nonostante le tensioni, Taiwan continua a cercare il riconoscimento internazionale, mantenendo lo status quo. La Cina rivendica Taiwan per una serie di motivi storici, politici ed economici:

  • Motivi storici: La Cina considera Taiwan come una sua provincia ribelle destinata a “riunificarsi” con il resto del paese. Questa visione deriva dalla storia intrecciata e conflittuale dei due paesi. In particolare, la Cina sostiene che Taiwan sia sempre stato territorio cinese prima dell’invasione giapponese e della guerra civile che ha travolto la Cina.
  • Motivi politici: La Cina vuole annettere Taiwan come ultimo tassello per completare la riunificazione del Paese. L’attuale presidente Xi Jinping ha persino fissato una data entro cui farlo, ovvero il 2049, centenario dalla nascita della Repubblica cinese.
  • Motivi economici e strategici: Taiwan è un’isola strategica per lo sviluppo tecnologico globale. Detiene il 92% della capacità produttiva di semiconduttori avanzati, componenti industriali fondamentali per realizzare auto, smartphone, pc, ma anche strumenti militari e medici. L’isola permetterebbe alla Cina di aumentare la sua influenza militare sull’oceano Pacifico ottenendo il totale controllo dell’area.

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