Ridurre le disuguaglianze a Napoli
Ridurre le disuguaglianze a Napoli è un obiettivo cruciale del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del sindaco Gaetano Manfredi. Il primo cittadino mira a far crescere la città in maniera inclusiva. Dal rapporto “Economia e Società” realizzato dal Comune di Napoli emergono segnali di crescita ma anche grandi limiti. Affrontare i problemi di occupazione, evasione fiscale, redditi bassi e divari territoriali, di genere e generazionali è essenziale per una crescita inclusiva e sostenibile della città.
Occupazione e contribuenti
Napoli presenta un enorme divario economico tra le diverse parti della città. Il tasso di occupazione è estremamente basso, con molte donne inoccupate e pochi laureati. Napoli ha il tasso di contribuenti più basso tra le grandi città italiane: solo il 53% della popolazione residente. Nel Centro-Nord il tasso arriva al 70%, a Bari al 65%.
Evasione fiscale
L’evasione fiscale è allarmante. Le contravvenzioni non pagate ammontano a 880 milioni di euro, con un tasso di riscossione del 19%. La Tari non versata raggiunge i 700 milioni di euro. Complessivamente, le entrate non riscosse ammontano a 2,2 miliardi di euro nel 2022.
Tasso di occupazione e disoccupazione
Nel 2023, il tasso di occupazione a Napoli è del 41%, il più basso tra le grandi città italiane. I disoccupati sono 105 mila, pari al 29% della forza lavoro residente. Il tasso di attività è del 59%, mentre nel Centro-Nord supera il 70%.
Differenze di genere e territoriali
L’occupazione femminile è particolarmente bassa: il 54% degli uomini è occupato o in cerca di lavoro, contro il 31% delle donne. Il tasso di occupazione varia dal 52% nella Municipalità 1 al 38% nella Municipalità 7. I tassi di occupazione femminile sono del 45% a Chiaia-Posillipo e del 23-26% nelle Municipalità 6, 7 e 8.
Redditi e divari territoriali
Il reddito medio annuo lordo dichiarato a Napoli è di 22.600 euro. A Bologna sfiora i 30 mila euro e a Milano i 38 mila euro. All’interno di Napoli, il reddito medio varia drasticamente: a Chiaia è di 50 mila euro annui, mentre a Forcella è di 14 mila euro.
Demografia e istruzione
Dal 2011 al 2022, la popolazione di Napoli è diminuita del 5%. Il rapporto tra over 65 e under 15 è di 152,6 per 100. Napoli ha la più bassa quota di laureati tra le grandi città italiane: solo il 15,8%. Nelle Municipalità 1 e 5, il tasso di laureati raggiunge il 30%, mentre nelle Municipalità 6 e 7 si ferma al 7%.
La visione del sindaco Manfredi
Il sindaco Gaetano Manfredi è consapevole dei problemi di Napoli: “I gap relativi al basso livello di istruzione e di occupazione femminile sono temi fondamentali da fronteggiare per continuare a crescere. Bisogna fermare l’emigrazione e rendere la città più attrattiva per i giovani laureati”. Manfredi sottolinea la necessità di una crescita inclusiva, puntando sullo sviluppo delle aree più deboli ma con grandi opportunità.
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