Parlamentari assenteisti nella XIX Legislatura

Il Parlamento è formato da 400 deputati e 200 senatori. Nella XIX Legislatura ci sono tanti assenteisti sia alla Camera che al Senato.

ParlamentariL’assenteismo dei parlamentari è un tema che ciclicamente torna al centro del dibattito politico italiano. Deputati e senatori hanno il compito cruciale di rappresentare i cittadini nelle due Camere, ma la presenza effettiva di alcuni di loro è spesso oggetto di polemiche e critiche. Esaminare l’assenteismo parlamentare significa affrontare questioni di responsabilità politica, etica pubblica e, in ultima analisi, di efficacia del sistema democratico. Grazie al sito Open Parlamento possiamo fare una classifica dei parlamentari assenteisti nella XIX Legislatura.

Il Parlamento è formato da 400 deputati e 200 senatori. In totale sono 600 parlamentari che ogni mese percepiscono tra i 12 mila e i 14 mila euro netti al mese a secondo del palazzo in cui c’è la loro “comoda” poltrona. Lo stipendio dei parlamentare è composta da tre voci: indennità, diaria e rimborso spese. La prima voce viene percepita sempre, anche se non si fanno presenze in Parlamento. Nel nostro Parlamento ci sono tanti assenteisti che percepiscono un’indennità netta che va dai 5.300 euro dei senatori ai 5.500 euro dei deputati.

Alla Camera il primato delle assenze spetta a Umberto Bossi (Lega) con una percentuale del 99,9%. Il leghista sta in Parlamento da 33 anni e 5 mesi e nella XIX Legislatura ha una percentuale di presenze dello 0,1% (4 votazioni su 7.910). Bossi dovrebbe stare in una casa di riposo, invece continua ad essere sulle spalle dei contribuenti italiani. Un altro leghista è al secondo posto nella classifica degli assenteisti. Si tratta di Antonio Angelucci, che si è disturbato a votare in Parlamento solo 16 volte su 7.910 votazioni. La percentuale di assenteismo è del 99,8%. Sul gradino più basso del podio c’è Marta Antonia Fascina (Forza Italia), l’ultima fidanzata del compianto Silvio Berlusconi. La calabrese eletta in Sicilia ha una percentuale di assenze dello 93,1%.

Al Senato la situazione non è catastrofica come alla Camera. Nella speciale classifica primeggia Marco Meloni (PD) con una percentuale del 58,4%, molto distante dall’assenteismo dei deputati. Al secondo posto c’è Marcello Pera (Fratelli d’Italia) con una percentuale di assenze del 37,7%. Sul gradino più basso del podio troviamo Giuseppina Versace (Gruppo Misto) con il 37% delle assenze. Tra i senatori a vita il più assente è Renzo Piano, che nella XIX Legislatura non è mai stato presente al Senato. Quest’ultimo dato dovrebbe far riflettere sull’utilità dei senatori a vita.

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