Skype chiude: la fine di un’epoca digitale

Dopo oltre vent’anni, Microsoft spegne Skype: un pezzo di storia della comunicazione online si conclude, lasciando spazio a nuove tecnologie.

SkypeDopo più di vent’anni di attività, Skype dice addio ai suoi utenti. Microsoft ha annunciato la chiusura definitiva della piattaforma, segnalando la fine di un’era per la comunicazione digitale. Skype, nato nel 2003, ha rivoluzionato il modo in cui le persone comunicavano online, rendendo accessibili le chiamate via internet e introducendo la videochiamata.

Negli anni, la piattaforma ha vissuto diverse acquisizioni, passando prima nelle mani di eBay e poi in quelle di Microsoft, che nel 2011 ha investito 8,5 miliardi di dollari per integrarlo nel proprio ecosistema. L’avvento delle applicazioni mobili e l’evoluzione dei servizi di messaggistica istantanea hanno progressivamente ridotto il suo impatto.

Competitor come FaceTime, WhatsApp, Zoom e Teams hanno preso il sopravvento, relegando Skype a un ruolo marginale nel panorama digitale. La pandemia del 2020 avrebbe potuto rappresentare una seconda opportunità per il servizio, ma Microsoft ha preferito puntare tutto su Teams, rendendolo il suo principale strumento di comunicazione.

Nel febbraio 2025, è arrivato l’annuncio definitivo: Skype chiuderà ufficialmente i suoi server e gli utenti potranno esportare i propri dati fino a gennaio 2026. Per molti, Skype non è stato solo un software, ma un simbolo di connessione globale. Ha aiutato a mantenere vivi i rapporti a distanza e ha rivoluzionato il mondo del lavoro remoto. Con la sua chiusura, si spegne un pezzo di storia della tecnologia, ma il ricordo delle sue chiamate e delle conversazioni condivise resterà vivido per milioni di utenti.

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