Assenteismo dei Parlamentari nella XIX Legislatura

Analisi aggiornata sull’assenteismo in Parlamento nella XIX Legislatura: presenze, missioni e classifica dei casi più eclatanti alla Camera e Senato.

Assenteismo dei Parlamentari

L’assenteismo parlamentare è una delle critiche più frequenti rivolte ai rappresentanti istituzionali. Nella XIX Legislatura (iniziata nel 2022), la partecipazione alle votazioni elettroniche si attesta in media al 70,9%, con un tasso di assenze non giustificate tra missioni del 14,4%, il valore più basso delle ultime legislature. Cresce il ricorso alle missioni parlamentari, ovvero assenze giustificate per incarichi istituzionali fuori dall’Aula. Queste rappresentano il 14,7% del totale, un record storico. Emergono situazioni estreme che sollevano interrogativi sull’impegno e l’efficacia degli eletti

Il podio degli assenteisti alla Camera

Alla Camera il primato delle assenze spetta a Umberto Bossi (Lega) con una percentuale del 100%. Il leghista sta in Parlamento da 34 anni e 5 mesi e nella XIX Legislatura ha una percentuale di presenze dello 0,0% (4 votazioni su 13.733). Bossi dovrebbe stare in una casa di riposo, invece continua ad essere sulle spalle dei contribuenti italiani. Un altro leghista è al secondo posto nella classifica degli assenteisti. Si tratta di Antonio Angelucci, che si è disturbato a votare in Parlamento solo 16 volte su 13.733 votazioni. La percentuale di assenteismo è del 99,9%. Sul gradino più basso del podio c’è Marta Antonia Fascina (Forza Italia), l’ultima fidanzata del compianto Silvio Berlusconi. La calabrese eletta in Sicilia ha una percentuale di assenze dello 93,9%. Dalla classifica è escluso il leghista Antonio Fontana, presidente della Camera.

Il podio degli assenteisti al Senato

Al Senato la situazione non è catastrofica come alla Camera. Nella speciale classifica primeggia Marco Meloni (PD) con una percentuale del 42,3%, molto distante dall’assenteismo dei deputati. Al secondo posto c’è Gian Marco Centinaio (Lega) con una percentuale di assenze del 40,3%. Il leghista si è presentato al Senato 3.757 volte su 7.592 votazioni. Sul gradino più basso del podio troviamo Barbara Floridia (M5S) con il 39,4% delle assenze. Tra i senatori a vita il più assente è Renzo Piano, che nella XIX Legislatura non è mai stato presente al Senato. Quest’ultimo dato dovrebbe far riflettere sull’utilità dei senatori a vita. Dalla classifica è stato escluso Ignazio La Russa, presidente del Senato.

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