La grande truffa del Monte dei Paschi di Siena

Monte dei Paschi di Siena e le “insolvenze” d’oro. La maggior dei debitori sono ricchi che non hanno restituito il prestito.

Monte dei Paschi di SienaQuante frottole ci hanno raccontato sulla crisi del Monte dei Paschi di Siena. Alcuni media hanno scritto che l’Italia collasserà se non viene salvata la banca legata al Partito Democratico. E’ vero? No. La diffusione del terrore è servita per spianare la strada al decreto salva-risparmio, un altro “regalo” di 20 miliardi di euro al sistema bancario italiano.

Monte dei Paschi di Siena riceverà 8,8 miliardi di euro pubblici per mettere in sicurezza i conti. Come si è arrivati a questa situazione? La banca toscana ha favorito solo gli “amici degli amici” ed è saltata in aria perché i fortunelli che hanno incassato senza fornire garanzie si sono guardati da ripianare le somme a debito, considerandole non prestiti, ma gentili omaggi. MPS possiede ancora 27 miliardi di euro di crediti deteriorati, cioè prestiti che non riesce a farsi restituire. Il 70% delle insolvenze è concentrato tra i clienti che hanno ottenuto finanziamenti per più di 500 mila euro. In totale si tratta di 9.300 posizioni e il tasso di insolvenza cresce all’aumentare del finanziamento. La percentuale maggiore dei cattivi pagatori(32,4%) si trova fra quanti hanno ottenuto più di 3 milioni di euro. Capito? I ricchi ottengono i prestiti e i contribuenti pagano il loro debito. E’ il comunismo 2.0. Il governo Gentiloni prima di “regalare” 8,8 miliardi di euro pubblici a MPS faccia chiarezza: pubblichi l’elenco dei ricchi che hanno intascato cifre sbalorditive evitando con cura di riportarle alla banca toscana. Ancora non avete capito? I debiti di Monte dei Paschi di Siena li pagheranno i cittadini italiani, 330 euro a testa. Ad una famiglia di 4 persone il buco MPS costerà circa 1.320 euro.

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